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ROMA, 28 DICEMBRE 2013 - Equitalia parte con le compensazioni per le partita Iva. Le compensazioni non sono altro che uno strumento per pagare i debiti con lo Stato. Se il titolare con la partita Iva ha un credito per una prestazione effettuata per enti pubblici, può chiedere che il costo di quel lavoro venga "scalato" sulle tasse da pagare.
In questo modo, per Equitalia è più semplice riscuotere e il cittadino non deve più aspettare anni per ottenere quanto dovuto. Il sistema si pone anche come un modo per venire incontro alle esigenze delle partita Iva, che si sentono strangolate dalla concorrenza e dalla congiuntura economica.[MORE]
Il metodo della compensazione era già noto alle partite Iva, ma molti non lo utilizzavano. Prima dell'invio dellle 15000 cartelle inviate da Equitalia (che invitano a utilizzare lo strumento), erano solo in 250 a cercare di usufruire dello "scalo", risolvendo così almeno una parte dei propri problemi economici.
Quali sono le tasse che possono essere compensate?
- I contributi previdenziali;
- I debiti tributari;
- Le forniture dallo Stato o da enti pubblici in genere;
- I pagamenti per gli atti pubblici.
I dati della CGIA di Mestre, invece, sono rivolti alle famiglie e lasciano ben sperare: nel 2013 le tasse che gravano sulle famiglie sono diminuite, per un risparmio medio di 250 Euro a famiglia.
Contribuiscono a questo risultato l'abolizione della tassa sulla prima casa (Imu), ma non può mancare un riferimento alle detrazioni dell'Irpef in base al numero dei figli minorenni a carico. Il discorso per il 2014 sembra meno roseo: anche se i vantaggi ci saranno, tornerà la Tasi per quanto riguarda le tasse sull'immobile di proprietà, accanto all'aumento dell'Iva e all'ulteriore aumento delle tasse sui carburanti.
Fonte: Repubblica.it
Annarita Faggioni