Parola e Fede: Peccato e riconciliazione
Parola e Fede Calabria

Parola e Fede: Peccato e riconciliazione

giovedì 15 marzo, 2012

CATANZARO 14 MARZO 2012 - Oggi il sacerdote Gesualdo De Luca risponde alle seguenti domande poste da Roberta Zocca:

D.Se uno non ha la conoscenza della religione cattolica e incappa nei testimoni di Geova,che non sono cristiani, ma si reputano tali, commette la bestemmia contro lo Spirito Santo?

R. La bestemmia contro lo Spirito Santo la troviamo nei vangeli (cf. Mt 12,22-32). Gesù ne parla riferendola ai farisei che, non potendo negare il miracolo da Lui compiuto, lo attribuiscono al demonio: “È per mezzo di Beelzebul, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni” (cf Lc 11,15). L’intento è di impedire la fede dei presenti in Gesù, come messia Dio e nel suo regno.

Queste persone, oltre ad avere un cuore di pietra impenetrabile, combattono Dio nella sua verità. Fino a quando permane questa condizione come può Dio entrare nel loro cuore?
Gesù ci avverte che, nonostante l’uomo sia un soggetto storico che quindi può modificare la sua condizione da peccatore a giusto o viceversa, c’è un punto di non ritorno, perché si sono oltrepassati i limiti del male: è questo il peccato contro lo Spirito Santo.

Accogliere una comprensione errata della Scrittura – come quella dei testimoni di Geova – non significa commettere il peccato contro lo Spirito Santo: bisogna andare a guardare il motivo per cui lo si fa, ed il più delle volte è per ignoranza della propria fede.[MORE]


D.Se uno cambia e ritorna sul retto sentiero Dio ne tiene conto o dal momento che hai commesso quell’errore rimani macchiato per sempre dall’errore anche se involontario?

R. Ogni peccato ha delle conseguenze, storiche ed eterne. Il pentimento sincero fa ritornare nella comunione con Dio e con la Chiesa e ci libera dalla perdizione eterna. Le conseguenze storiche vanno sanate: ad esempio l’ignoranza va sanata con l’istruzione nella fede, la formazione nel vangelo, la partecipazione alla catechesi della Chiesa.

D. Chi ha commesso involontariamente il peccato contro lo Spirito Santo non consapevole di quello che stava facendo può fare la comunione o si deve astenere per sempre dal fare la comunione?

R. Solo il Signore può stabilire chi è incorso nel peccato contro lo Spirito Santo. Nessuno di noi lo può dire, tanto meno il soggetto in questione. Egli deve continuare ad affidarsi alla grazia di Dio nella Chiesa.

D. Non avendo la conoscenza della religione cattolica è un peccato veniale o grave?

R. Il peccato contro lo Spirito Santo è un peccato grave, anzi gravissimo ed imperdonabile. L’abbandonare la fede cattolica per abbracciarne un’altra – come quella dei Testimoni di Geova – è peccato di apostasia. La gravità di un peccato si stabilisce non solo dalla materia, ma anche dalla comprensione che ne ha il soggetto che lo compie e dalla sua volontà di farlo: nella dizione classica si direbbe che ci vuole: materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso.

Sac. Gesualdo De Luca

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected]


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