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ROMA, 9 APRILE 2013 - Nulla di fatto sul fronte delle commissioni parlamentari di Camera e Senato. La loro costituzione avverrà soltanto dopo la formazione dell’esecutivo di governo. Questo è quanto emerso stamane dai rispettivi incontri tra i capigruppo di Palazzo Madama e Montecitorio. «Si è convenuto a larga maggioranza – afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori Pd, - che l’intreccio del meccanismo regolamentare e della prassi suggerisce di costituire le commissioni solo dopo la formazione del governo».[MORE]
Non sono di diverso tono le parole pronunciate dai capigruppo della Camera: «Il Pd – dice Roberto Speranza, capogruppo dei deputati Pd, - indicherà i nomi per le commissioni nei prossimi giorni ma resta il nodo complicato dei rapporti tra il governo e il Parlamento. L’art. 20 del regolamento – continua Speranza – prevede che la costituzione delle commissioni avvenga attraverso l’elezione dell’Ufficio di presidenza dove deve essere rappresentata maggioranza e minoranza». Dello stesso parere è la posizione del capogruppo Pdl Renato Brunetta: «Noi i componenti delle commissioni li abbiamo pronti. Quando ci sarà un governo li indicheremo».
Ma se Pd e Pdl concordano, una volta tanto, con la stessa posizione, non si può dire altrettanto del Movimento 5 stelle. I capigruppo grillini, infatti, avevano già annunciato nei giorni scorsi che se le commissioni parlamentari non fossero state costituite avrebbero occupato le Camere come clamorosa forma di protesta. A rincarare oggi la dose ci pensa il leader del movimento Peppe Grillo che, senza raggiri di parole e con annesso fotomontaggio sul suo blog, accusa Monti, Bersani e Berlusconi di essere dei golpisti: «Il golpe è iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento. L’Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica. I partiti hanno sostituito la democrazia. La volontà popolare è diventata una barzelletta. […] La ragione (inesistente) per non fare le commissioni – prosegue Grillo – è che non c’è un governo. Una balla ad uso “pdlpdmenoelle”. Il Movimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese è al collasso e l’attività legislativa è bloccata. Un suicidio. Commissioni subito – conclude – o partiti commissariati. Il Parlamento deve essere sovrano».
A questo punto sembrano essere davvero concreti i propositi dei parlamentari a 5 stelle di mettere in atto l’iniziativa che loro stessi hanno denominato “OccupyParlamento”. Protesta dai due fronti considerato che oltre all’occupazione di Camera e Senato, il deputato Alessandro Di Battista invita, tramite social network, alla mobilitazione sotto Montecitorio di tutti i cittadini: «Ogni tanto ve lo ricordo perché non si sa mai…Tutti a casa! Se vi va dalle 18.30 alle 22 presidio a Montecitorio di cittadini che sostengono altri cittadini in Parlamento».
(Immagine da corriere.it)
Giovanni Maria Elia