Parigi calpesta valori europei: Erdogan attacca la legge sul genocidio armeno
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ANKARA, 25 GENNAIO 2012- Giornata dura, per i rapporti diplomatici franco-turchi, a poche ore dal via libera del Parlamento alla legge fortemente voluta dal presidente Nikolas Sarkozy, che punisce il negazionismo del genocidio armeno avvenuto sotto il dominio dell'impero ottomano tra il 1915 e il 1917, riconosciuto ufficialmente dalla Francia nel 2001.
Un provvedimento che "ha messo sotto i piedi i valori europei", lo ha definito il primo ministro della Turchia Recep Tayyip Erdogan, che teme sviluppi ingiusti e razzisti, e minaccia sanzioni progressive contro il governo di Parigi in caso la legge venisse promulgata.
Il testo è inammissibile, continua il premier, che spiega come l'intera Europa dovrebbe indignarsi di fronte a una vicenda del genere, frutto di una vera e propria opera di discriminazione, dettata da necessità puramente opportunistiche ed elettorali; Erdogan, infatti, aveva già in precedenza accusato Sarkozy di appoggiare provvedimenti simili per ottenere le simpatie dei 600 mila componenti della comunità armena in Francia, voti preziosi in vista delle presidenziali ormai prossime.[MORE]
E mentre la Turchia si indigna, è il ministro degli Esteri francesi Alain Juppé a tentare di distendere il clima di tensione tra i due Paesi, lasciando intravedere spazi per il dialogo, e sottolinenando come l'accaduto non sarebbe diretto in alcun modo contro i cittadini turchi, che godono del massimo rispetti da parte dei francesi.
Ma il caso, intanto, fa discutere anche l'opposizione interna, che per bocca di alcuni senatori, taccia la legge di incostituzionalità; si meditano provvedimenti, insomma, in attesa della promulgazione ufficiale della legge, che dovrebbe avvenire entro i prossimi quindici giorni.
(foto tratta da www.ilmediterraneo.it)
Simona Peluso