Papa Leone XIV: “La fede oggi è derisa, ma il Vangelo va annunciato ovunque” (Video)


Il pontefice nell’omelia della sua prima messa da Papa: “La fede cristiana è considerata assurda, ma il nostro compito è testimoniare Cristo anche dove siamo disprezzati”
CITTÀ DEL VATICANO – Tecnologia, denaro, potere, successo, piacere. Sono queste, secondo Papa Leone XIV, le nuove “sicurezze” a cui molti si affidano, relegando la fede cristiana in un angolo, considerandola “una cosa assurda” o “una debolezza”. Un pensiero netto, pronunciato durante la sua prima omelia da pontefice, concelebrata stamane nella Cappella Sistina con i cardinali.
«Anche oggi – ha detto Papa Leone XIV – ci sono contesti in cui la fede cristiana è ritenuta cosa da persone deboli e poco intelligenti. In questi ambienti si preferisce puntare tutto su tecnologia, denaro, successo, potere, piacere». Un’affermazione forte, che fotografa la distanza crescente tra spiritualità e società contemporanea.
Ma non è tutto. Il Papa ha puntato il dito anche contro un certo modo, diffuso persino tra i battezzati, di ridurre la figura di Gesù a quella di un semplice “leader carismatico” o “superuomo”. Un’interpretazione che, secondo Leone XIV, sfocia in un “ateismo di fatto”, dove il cuore del Vangelo viene annacquato.
“Sparire perché rimanga Cristo”
A conclusione dell’omelia, il pontefice ha indicato la via da seguire per chiunque ricopra un ruolo di autorità nella Chiesa: «Sparire perché rimanga Cristo. Farsi piccoli perché Lui sia conosciuto e glorificato. Spendere la propria vita perché nessuno resti privo dell’opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia».
Il messaggio del Papa appare chiaro: in un mondo che spesso ridicolizza o ignora la fede, è ancora più urgente testimoniare la verità del Vangelo con umiltà, coraggio e dedizione totale.