Papa Francesco: nel suo secondo giorno di Pontificato apre ai nuovi metodi di evangelizzazione
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ROMA, 15 MARZO 2013 - Papa Francesco, al suo secondo giorno di Pontificato, continua a rivoluzionare, passo dopo passo, le abitudini della Chiesa di Roma. Fino ad oggi, il mondo è stato abituato ad una certa rigorosità per quanto riguarda la diffusione del Vangelo, tramite le solite metodologie "standard", ma Bergoglio intende valutare la possibilità di utilizzare nuovi metodi di evangelizzazione, forse per adeguare il Vaticano alla modernità.
Il nuovo Pontefice ha spiegato, durante il Collego Cardinalizio, che è necessario continuare a lavorare tutti insieme per cercare «Nuovi metodi per annunciare il Vangelo». Papa Francesco ha inoltre invitato a «Non cedere mai al pessimismo», avendo sempre la certezza che lo Spirito Santo, che potrebbe sembrare l'Apostolo di Babele «Unisce e porta armonia».
Nella Sala Clementina, Bergoglio ha poi parlato del demonio come singola entità, nonostante per anni la Chiesa abbia smesso di parlare del Diavolo come "persona" ed abbia preferito discutere del male in forma generica. Questa rivoluzione venne già apportata da Bendetto XVI il quale ha, inoltre, riportato a galla il lavoro degli esorcisti, riconoscendo così il "maligno" come un vero e proprio antagonista di Dio. Le parole di Papa Francesco sono state: «Non cediamo mai al pessimismo e a quell'amarezza che il Diavolo ci offre ogni giorno e allo scoraggiamento. Abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo continua a operare e cerchiamo nuovi metodi per annunciare il Vangelo, ricordando che la verità cristiana è attraente e persuasiva perchè risponde ai bisogni veri dell'uomo con un annuncio che resta valido oggi».[MORE]
Bergoglio ha poi rivolto un pensiero a Joseph Ratzinger, ringraziandolo per aver «Arricchito e rinvigorito la Chiesa con la sua fede, la sua umiltà e mitezza che rimarranno un patrimonio spirituale per tutti». E' poi stata sottolineata l'importanza dello Spirito Santo, che, secondo Papa Francesco, avrebbe cosentito al Conclave di superare gli schieramenti che si erano precostituiti. Inoltre, «Il Parclito fa tutte le differenze nella Chiesa, e sembra che sia l'apostolo di Babele ma poi fa anche l'unità, non delle differenze ma delle armonie, da' a ciascuno un carisma diverso e tutti contribuiscono».
Al termine del discorso, il nuovo Pontefice si è alzato per salutare Angelo Sodano ed è quasi inciampato. Scendere dal trono della Sala Clementina è un gesto inusuale, ma il mondo catolico si sta ormai abituando alla spontaneità di Papa Francesco, il quale, sempre da in piedi, ha salutato affettuosamente tutti i Cardinali, chiamandoli «Fatelli», baciandone le guance ed abbracciandoli.
Mentre i fedeli (e non) apprezzano l'umiltà del nuovo Papa, Padre Lombardi ha smentito la voce che Bergoglio sia stato vicino alla dittatura argentina: «E' da prendere in seria considerazione la dichiarazione di Perez Esquival che esclude qualsiasi compromissione del cardinale Bergoglio con la dittatura in Argentina, matrice anticlericale nota ed evidente. Mai vi è stata un'accusa credibile nei suoi confronti, è stato interrogato come persona informata dei fatti ma mai gli è stato imputato nulla».
(Foto da tg24.sky.it)
Alessia Malachiti