Papa Francesco: giudizio di Dio sara' su prossimità a chi soffre
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Papa Francesco: giudizio di Dio sara' su prossimità a chi soffre

domenica 26 novembre, 2017

Papa Francesco: giudizio di Dio sara’ su prossimità a chi soffre. Angelus, quel mendicante, quel povero, quel carcerato, è Gesù
ROMA, 26 NOVEMBRE - "Gesù verrà alla fine dei tempi per giudicare tutte le nazioni, ma viene a noi ogni giorno, in tanti modi, e ci chiede di accoglierlo". Lo ha detto il Papa prima di recitare l'Angelus dalla finestra dello studio su piazza San Pietro, davanti ad alcune migliaia di persone. [MORE]

"Alla fine della nostra vita - ha ricordato - saremo giudicati sull'amore, cioè sul nostro concreto impegno di amare e servire Gesù nei nostri fratelli più piccoli e bisognosi: quel mendicante, quel povero che tende la mano, è Gesù, quel carcerato che devo visitare, è Gesù, quell'affamato è Gesù, pensiamo questo".  Papa: giudizio di Dio sarà su prossimità a chi soffre

Il Papa, nell'Angelus recitato dalla finestra dello studio su piazza San Pietro, rifletteva sulla regalità di Cristo che, ha spiegato, è "servizio e giudizio", e sui "criteri di appartenenza" al Regno di Dio. Partendo dalla odierna festa di Cristo Re, papa Francesco ha spiegato che quella di Cristo è "una regalità di guida, di servizio, e anche una regalità che alla fine dei tempi si affermerà come giudizio.

Oggi abbiamo davanti a noi il Cristo come re, pastore e giudice, che mostra i criteri di appartenenza al Regno di Dio". Papa Francesco ha quindi ricordato la descrizione del giudizio, della "umanità intera convocata davanti a Lui", quando "Egli esercita la sua autorità separando gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre". Nella parabola, ha sottolineato il Pontefice, "Gesù rivela il criterio decisivo del suo giudizio, cioè l'amore concreto per il prossimo in difficoltà.

E così si rivela il potere dell'amore, la regalità di Dio: solidale con chi soffre per suscitare dappertutto atteggiamenti e opere di misericordia". La parabola del giudizio prosegue presentando il re che allontana da sé quelli che durante la loro vita non si sono preoccupati delle necessità dei fratelli: "alla fine della nostra vita - ha rimarcato il papa latinoamericano - saremo giudicati sull'amore, cioè sul nostro concreto impegno di amare e servire Gesù nei nostri fratelli più piccoli e bisognosi".

 


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