Palermo: sequestrati beni per 2 mln di euro a famiglie mafiose
Cronaca Sicilia

Palermo: sequestrati beni per 2 mln di euro a famiglie mafiose

sabato 6 giugno, 2015

PALERMO, 6 GIUGNO 2015 – Pochi giorni fa i carabinieri, attraverso l’operazione Verbero, avevano smantellato le famiglie mafiose di Pagliarelli, Villaggio Santa Rosalia, e corso Calatafimi, arrestando molti esponenti. L’operazione è continuata, e adesso il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, con i militari dell’arma e il Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità Organizzata delle Fiamme Gialle di Roma, ha sequestrato in via d’urgenza beni ad Alessandro Alessi 39 anni, Giuseppe Perrone 40 anni, Vincenzo Giudice 37 anni, Salvatore Sansone, 27 anni, Tommaso Nicolicchia, 30 anni, Giuseppe Castronovo, 45 anni, Stefano Giaconia, 30 anni, Carlo Grasso, 26 anni.

Si tratta di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. In particolare sono stati sequestrati auto, motoveicoli, centri scommesse, sale giochi, appartamenti e bar. I beni venivano intestati a ‘prestanomi’, che potevano essere familiari o amici dei mafiosi. Le indagini hanno dimostrato che i beni commerciali venivano gestiti con precisi ordini dagli indagati, e come ci fosse una netta sproporzione tra il tenore di vita dei falsi intestatari ed i loro redditi ufficiali. Il sequestro è stato disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia e già convalidato dal Gip del Tribunale di Palermo. [MORE]

La posizione di Alessandro Alessi è stata quindi ulteriolmente aggravata dalle nuove indagini. Ad Alessi erano già stati confiscati un’imbarcazione modello Mami, una società di gestione di impianti sportivi, , due motocicli, una ditta individuale un’autovettura, un terreno a Palermo e svariati conti correnti, del valore complessivo di oltre 1 milione di euro, tutti intestati ai familiari e a congiunti, ma riconducibili sempre a lui. Il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, può adesso concludere il procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, iniziato tra il 2010 ed il 2011, nei confronti di Alessi, arrestato nel 2008 per associazione di stampo mafioso, e assolto poi da quel reato nel 2011. Nonostante l’assoluzione da quelle imputazioni il Tribunale di Palermo lo aveva già considerato un soggetto “socialmente pericoloso” e quindi sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza ed alla confisca dei beni.

(foto dal sito www.ilgiornale.it)

Michela Franzone


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