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PALERMO, 27 MARZO 2012 - Il Consiglio nazionale di Arcigay, tenutosi a Bologna, ha deciso di candidare la città di Palermo per il Pride nazionale 2013. La candidatura, sarà discussa con l'associazionismo Lgbt italiano.“La proposta”, si legge in una nota del movimento, “è il frutto del lavoro degli ultimi 3 anni fatto da Arcigay, Articolo Tre, Famiglie Arcobaleno e dagli altri componenti del coordinamento Stop Omofobia, del comitato Palermo pride e di tutti i volontari e le volontarie che hanno realizzato i pride precedenti e gli altri eventi che hanno animato la scena politica della città e della comunità Lgbt”.[MORE]
<<Palermo è la città dove è nato il primo circolo Arcigay d'Italia; - sostiene l'Arcigay del capoluogo siciliano - è anche una delle città che hanno avuto un ruolo centrale nell'iniziativa e nell'elaborazione del Fuori. La Sicilia è una Regione che grazie allo straordinario lavoro svolto a Catania, ha una sua lunga storia di Pride partecipati e politicamente rilevanti. Ciò nonostante, fino al 2010, non si era mai svolto a Palermo un vero e proprio Pride Lgbt. Se come ci auguriamo diventerà davvero la sede nazionale del Pride 2013, si tratterà di un evento che non esitiamo a definire storico.>>
L’assemblea ha poi approvato il bilancio e dato il via alle procedure che anticiperanno il XIV Congresso (23-25 novembre) di Ferrara. Per la maggior associazione Lgbt italiana (oltre 130.000 soci) si profila un percorso congressuale che determinerà decisioni fondamentali per il proprio futuro in una delicatissima fase economica, politica e istituzionale.
Grazie alla nascita del Comitato Stop Omofobia (che è formato da oltre 50 tra Associazioni, Movimenti, Sindacati, Centri Sociali,Partiti e loro componenti giovanili), molte cose sono cambiate a Palermo. In soli 2 anni: il Movimento Lgbt lavora incessantemente in modo coeso e con spirito collaborativo; i due Pride del 2010 e del 2011 sono stati partecipatissimi (oltre 20mila presenze lo scorso anno, ancor più della prima edizione e, quindi, non più ancorate all’effetto sorpresa della “novità”). Il percorso chiamato “Verso il Pride” vede impegnate nei mesi precedenti nel corteo decine e decine di Associazioni che producono eventi ed elaborazione al servizio del Pride stesso (e non si tratta solo di Associazioni Lgbt).
(Foto da: it.paperblog.com)
Elisa Mirabile