Palermo, arresto Faraone, il sindaco Orlando dichiara "Il comune si costituirà parte civile"
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PALERMO, 9 FEBBRAIO 2015 - Dopo l'arresto del consigliere comunale Giuseppe Faraone, durante l'operazione antimafia Apocalisse 2, emergono le reazioni del sindaco Orlando e del governatore Crocetta.[MORE]
Leoluca Orlando, primo cittadino di Palermo ha fatto sapere che il comune si costituirà parte civile in ogni provvedimento che risulterà a carico dell'ex consigliere Giuseppe Faraone, e in una nota di Palazzo delle Aquile si legge "le inchieste antimafia contro alcuni clan palermitani, per fatti che risultano estranei all'attività dell'amministrazione comunale, hanno visto l'importante collaborazione dei cittadini".
Il governatore Crocetta, ammettendo la conoscenza con Faraone e le richieste di "favori" tentate dall'ex consigliere, ha affermato, rispondendo all'Ansa, " l'ho incontrato un paio di volte, mi ha chiesto favori e io ho rifiutato di farglieli". Il suo nome è poi venuto fuori in una inchiesta e abbiamo preso le distanze da lui" aggiungendo "ci sono una serie di personaggi che si vogliono riciclare, Salvini in Sicilia deve stare attento, rischia di imbarcare criminali". Sembrerebbe infatti che Giuseppe Faraone fosse iscritto al gruppo consiliare Megafono-Noi con Salvini, anche se, durante le elezioni non era stato eletto con la lista il "megafono" e non aveva ricevuto alcuna autorizzazione d'utilizzo del simbolo o del nome della citata lista, afferma Crocetta, presentò "una auto-dichiarazione" per poi risultare il primo dei non eletti con 2085 voti.
Per questa ragione stanno cercando di "mettere ordine nel movimento istituendo segreterie territoriali e provinciali" continua il governatore siciliano. Salvini, tirato in causa in virtù della lista il "Megafono", annuncia "querele a pioggia" per le notizie "false e diffamatorie" pubblicate "con il solo scopo di danneggiarci", informa il rappresentante leghista, sostenente di non conoscere nè Faraone nè la vicenda che lo ha coinvolto. E proprio ieri si è svolto in via Roma l'incontro tra il leader leghista e i simpatizzanti di "Noi con Salvini", a Palermo.
La notizia dell'incontro ha suscitato la risposta di Orlando che ha affermato " a quanti mi chiedono un commento sulla presenza di Salvini a Palermo, rispondo... che la nostra è una città cosmopolita che considera la differenza un valore". Nelle scorse ore è emersa anche la proposta di alcuni utenti, tramite social networks, di organizzare la "prima giornata dell'orgoglio terrone", rammentando le celebri frasi anti-meridione abusate dalla vecchia linea del Carroccio, proposta che ha comportato la presenza di numerosi manifestanti all'esterno dell'Hotel delle Palme, dove si trovava Salvini, che è stato accolto con lancio di uova e ortaggi e l'innalzamento di striscioni sostenenti "Lega ladrona", "Palermo non perdona". L'anti manifestazione dell' "Orgoglio terrone" ha fatto sentire la propria voce allo sbigottito Salvini, che usando toni concilianti, è stato protetto da un cordone delle forze dell'ordine a una distanza di almeno venti metri per evitare le vettovaglie dardeggianti.
Fonte foto: palermotoday.it
Ilary Tiralongo