Padova, inchiesta su presenza di amianto su navi Marina militare, 14 indagati
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PADOVA, 1 NOVEMBRE 2013- Sono 14 tra comandanti e direttori gli indagati per le morti di decine di marinai a causa dell’amianto. L’inchiesta, aperta nel 2005, aveva già nel marzo del 2012 aveva assolto i generali coinvolti.[MORE]
Le indagini sono state avviate otto anni fa ed hanno portato alla luce almeno 300 casi di marinai morti per mesotelioma pleurico (il tumore che nasce dalle cellule del mesotelio, uno strato cellulare che avvolge le grandi cavità del nostro corpo; il tumore che attacca tali cellule si definisce per l’appunto mesotelioma e può svilupparsi in quattro zone del corpo: torace, addome, nelle cavità intorno al cuore e sulla membrana che riveste i testicoli). I marinai deceduti con ogni probabilità non sapevano di essere stati esposti all’amianto. Le accuse contro i comandanti sono quindi di omicidio colposo, lesioni e mancata adozione di cautele sul posto di lavoro. I sospetti sono scattati quando, nel 2005, due marinai sono morti per una malattia polmonare: dalle analisi effettuate sui loro corpi si è rilevato che i due uomini erano stati esposti all’amianto per un periodo prolungato. Anni di indagini hanno portato alla raccolta di centinaia di cartelle cliniche e così si è potuto constatare che erano moltissimi i casi di lavoratori morti sul posto di lavoro, per un periodo compreso tra il 1984 e il 2001.
Il pm di Padova Sergio Dini ha chiesto il rinvio a giudizio per i 14 comandanti, già assolti dal tribunale di Padova il 22 marzo 2012 perché “il fato non sussiste”. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 25 marzo 2014. L’Osservatorio nazionale amianto si costituirà parte civile.
Federica Sterza