Cerca

Padoan, più Iva e meno tasse sul lavoro. Non abbiamo rinunciato a tagliare l'Irpef

Redazione
Condividi:
Padoan, più Iva e meno tasse sul lavoro. Non abbiamo rinunciato a tagliare l'Irpef
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ROMA, 16 APRILE - "Ragionevole uno scambio fra le aliquote e il cuneo fiscale Ma resta l' ipotesi del taglio
Irpef. Gli aumenti agli statali ci saranno. C' è continuità con Renzi". E' quanto afferma al Messaggero, il ministro
dell'Economia Pier Carlo Padoan. All'osservazione che sulla riduzione dell' Irpef, promessa dal governo Renzi, nel Def non c' è traccia, Padoan replica: "La legge di bilancio per il prossimo anno è tutta da discutere. Il Def contiene solo un quadro generale.[MORE]

L' ipotesi non è stata esclusa, non siamo ancora alla fase delle misure esplicite". Tutte le scelte sono rinviate all' autunno? "Non direi che è una linea attendista ma di continuità. I capitoli sono gli stessi che sono stati al
centro dell' attenzione del governo in questi anni: spingiamo la crescita sostenendo investimenti privati e pubblici e attraverso le riforme, in un contesto di consolidamento della finanzapubblica, che deve continuare".

Sul fatto che su Pil e deficit c' è prudenza, il ministro osserva: "Dipende dal fatto che proprio i margini di finanza
pubblica si stanno restringendo, perché dal punto di vista tecnico ci avviciniamo alla chiusura dell' output gap, lindicatore che segnala quanto un Paese è distante dalla sua crescita potenziale: in questa situazione la richiesta di aggiustamento, secondo le regole europee, è più forte.

Anche gli anni scorsi nel Def si delineavano i grandi numeri, rinviandoalla legge di Stabilità le manovre specifiche. È nella natura della programmazione. Stiamo usando lo stesso metodo ma i margini sono più stretti e il clima politico più complicato perché, per così dire, siamo in un punto diverso del ciclo elettorale". "È vero - aggiunge poi -, il Quantitative easing si sta restringendo e lo vediamo nei tassi di mercato che già incorporano questa tendenza. Ma la gestione del debito in questi anni di tassi bassi è stata molto efficiente, abbiamo accumulato fieno in cascina. Il costo del debito andrà aumentando ma non ci sarà una drammatica inversione di tendenza".

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.