Osvaldo: "Sono più italiano di certi leghisti e canterò l'Inno di Mameli"
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FIRENZE, 09 OTTOBRE 2011- L’Italia chiamò. E Osvaldo, attaccante della Roma, ex Fiorentina ed Espanyol , si è fatto trovare pronto. Prandelli ha premiato il centravanti giallorosso con la convocazione in Nazionale. Pablo Osvaldo è nato e cresciuto in Argentina ma è in possesso della cittadinanza italiana e fa parte dei cosiddetti oriundi, che negli ultimi anni hanno fatto discutere, sia l’opinione pubblica che la politica, in più occasioni. L’attaccante, senza peli sulla lingua, dice la sua sulla questione con un affondo nei riguardi del Carroccio.[MORE]
"A sentire certe critiche mi viene da ridere, comunque sono più italiano io, che ho moglie e figli italiani, rispetto a certi politici della Lega . L'Inno di Mameli io lo canterò sempre, anche se ho rispettato e rispetto la decisione di Camoranesi che non lo cantava. Mi piacerebbe un giorno giocare contro l'Argentina anche perché vorrebbe dire tornare in azzurro".
Il riferimento, in particolare, è al deputato leghista Cavallotto che aveva dettato alle agenzie un comunicato a dir poco graffiante: "La convocazione di Osvaldo certifica il fallimento definitivo della politica della Figc. Il progetto di Prandelli sui giovani talenti italiani si sta trasformando in una pensione per oriundi".
Una presa di posizione chiara, netta ed inequivocabile sia quella dell’onorevole che quella del giocatore. Questo sconfinamento della politica nello sport e dello sport nella politica assume, decisamente, un tono infuocato . Tra celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e “minacce” secessioniste, una polemica che trova, senza dubbio, un terreno fertile.
Davide Scaglione