Cronaca

Orge in canonica: la confessione di Don Andrea Contin

PADOVA, 20 GENNAIO - L’ex parroco della chiesa di San Lazzaro a Padova, Don Andrea Contin, avrebbe confessato sul proprio conto e delineato ulteriori aspetti della vicenda sessuale che ha colpito la parrocchia veneta: «Dichiaro di avere conosciuto in parrocchia cinque donne, con le quali, dopo una lunga conoscenza, ho avuto una relazione sentimentale sfociata in rapporti sessuali».[MORE]

Si allargano così i particolari dell’inchiesta: Contin avrebbe raccontato anche delle orge con uomini di colore e dei viaggi con le amanti. Secondo i carabinieri, le donne in questione sarebbero molte più di cinque: sono state infatti interrogate 18 donne. Da chiarire anche la posizione di Don Roberto Cavezzana, che sarebbe stato interrogato dagli inquirenti come persona informata sui fatti.

La vicenda, che sta suscitando notevole clamore, è stata commentata anche dal Vescovo di Padova, Claudio Cipolla, che ha voluto esprimere totale rammarico: «Mi vergogno, e vorrei chiedere io stesso perdono per quelli che, nostri amici, hanno attentato la credibilità del nostro predicare». In una lettera aperta ai fedeli, il Vescovo ha approfondito la propria analisi rivolgendosi ai credenti e al ruolo della Chiesa.

«La Chiesa non merita di essere ridotta solo a tutti gli errori e peccati commessi nella sua recente storia, come fosse una storia di malefatte. Questo male, che fa tanto rumore, non mi impedisce di ricordare i tanti preti e diaconi che hanno sacrificato la vita nella coerenza, con umiltà e fedeltà, il bene che tanti uomini e donne stanno vivendo nella discrezione e fuori dai riflettori» - è il pensiero dello stesso Vescovo.

Lo scandalo, esploso il 21 dicembre dopo una perquisizione in canonica dei carabinieri che aveva trovato una stanza chiusa con oggetti erotici, si starebbe sempre più allargando. Prima la confessione dell’ex amante di Contin, che aveva denunciato a Curia e carabinieri, poi la presenza di altre possibili donne. Ed ancora, i viaggi e gli scambi: il sospetto è quello di un giro di prostituzione legato al parroco. Le autorità ecclesiastiche hanno consegnato nei giorni scorsi il materiale alla Procura competente, appunto quella di Padova. In attesa di ulteriori sviluppi, dopo gli accertamenti tecnici richiesti dal pm Roberto Piccione su tutto il materiale ritrovato nei luoghi del presunto scandalo.

foto da: ilgazzettino.it

Cosimo Cataleta