Ordinanza "vietato ammalarsi" a Belcastro: protesta contro le carenze sanitarie
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Ordinanza "vietato ammalarsi" a Belcastro: protesta contro le carenze sanitarie

domenica 5 gennaio, 2025

Belcastro (CZ) – Un’ordinanza dal contenuto provocatorio scuote la Calabria: nel piccolo comune di Belcastro, il sindaco Antonio Torchia ha emesso un documento in cui, ironicamente, "ordina" ai cittadini di non ammalarsi. Una protesta simbolica che denuncia le gravi carenze sanitarie sul territorio, tra cui l’apertura irregolare della guardia medica e la distanza dal pronto soccorso più vicino, situato a 45 km.


La provocazione per denunciare un problema reale


Belcastro, con poco più di mille abitanti, si trova a fronteggiare una situazione sanitaria drammatica. La guardia medica locale opera "a singhiozzo", come si legge nell’ordinanza, a causa della cronica mancanza di personale sanitario. Una condizione che mette particolarmente a rischio la salute degli anziani, che costituiscono circa il 50% della popolazione del paese.


Il pronto soccorso più vicino si trova a Catanzaro, a una distanza considerevole per chiunque necessiti di cure urgenti. Questo vuoto assistenziale ha spinto il primo cittadino a un gesto provocatorio, ordinando simbolicamente ai residenti di "evitare di contrarre qualsiasi malattia che necessiti di intervento medico".


Un grido d’aiuto per la sanità calabrese


L’iniziativa del sindaco Torchia, ripresa anche dalla stampa locale, accende i riflettori su una problematica diffusa in molte aree interne della Calabria, dove l’accesso a servizi sanitari essenziali è sempre più compromesso. Con questo gesto, il primo cittadino intende sollecitare un intervento immediato delle istituzioni regionali e nazionali per garantire una sanità dignitosa ai cittadini.


Le reazioni della comunità


Tra i cittadini di Belcastro, l’ordinanza ha suscitato sentimenti contrastanti: rabbia per le condizioni sanitarie precarie, ma anche solidarietà verso l’azione simbolica del sindaco. "Non possiamo continuare a vivere nell’incertezza di non sapere se troveremo un medico disponibile in caso di bisogno", ha dichiarato un residente.


Una questione che riguarda tutta la regione


Il caso di Belcastro non è isolato. La Calabria, infatti, affronta da anni gravi criticità nel settore sanitario, tra ospedali sottodimensionati, carenza di personale e liste d’attesa interminabili. Situazioni come quella di Belcastro sono il riflesso di una crisi che necessita di risposte strutturali e immediate.


Conclusione


L’ordinanza "vietato ammalarsi" rappresenta un atto di denuncia che va oltre il gesto provocatorio. È un invito a non restare indifferenti di fronte a una crisi sanitaria che mina il diritto fondamentale alla salute. Ora spetta alle autorità raccogliere questo grido d’aiuto e mettere in atto soluzioni concrete per garantire una sanità accessibile ed efficiente, anche nei comuni più piccoli e isolati.


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