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VIBO VALENTIA, 25 GENNAIO - E’ scattata alle prime luci dell’alba l’operazione denominata «Ghost» condotta Squadra Mobile di Vibo Valentia, coadiuvata da personale dei Reparti Prevenzione Crimine della Calabria e degli uffici investigativi di altre province, che ha portato all'esecuzione di 40 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Catanzaro, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti accusati d’aver costituito, diretto e partecipato, a diverso titolo, un cartello finalizzato al traffico illecito di sostanze stupefacenti operante principalmente nella provincia di Vibo Valentia, con diramazioni anche nelle province di Catanzaro, Crotone e Firenze.[MORE]
Con il termine Ghost i membri dell’organizzazione criminale indicavano il nome di una località fantasma estremamente difficile da raggiungere così come quella di contrada «Felicetto», dove sono stati scoperti un deposito ed una raffineria di sostanze stupefacenti, cocaina in prevalentemenza, che veniva lì portata e raffinata lavorata per poi essere immessa sul mercato.
L’attività investigativa iniziata nel gennaio 2008, come hanno precisato nella conferenza stampa odierna il procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Lombardo, Giuseppe Borrelli, il neo questore di Vibo Giuseppe Cucchiara, il capo della mobile Maurizio Lento ed il vice Eamanuele Rodonò, fruttava degli introiti giornalieri vicini ai 5.000 euro e dava da vivere a decine di famiglie in cui anche le donne svolgevano dei ruoli di manovalanza tra cui quello di sorveglianza dei luoghi. Gli agenti infatti per poter piazzare le telecamere ai fini delle intercettazioni ambientali, alcune delle quali sono state messe fuori uso a fucilate, hanno dovuto lavorare con assiduità ed astuzia per eludere i severi controlli.