Cronaca
Operazione 'Crazy Iron': Ferro e Fuoco: due aziende nel vortice del traffico di rifiuti a Reggio Calabria"
Operazione 'Crazy Iron': decisivi blitz della polizia locale svelano un traffico da 2 milioni di euro
REGGIO CALABRIA, Cronaca – L'ombra del traffico illecito di rifiuti si allunga su due aziende del reggino, messe sotto chiave dalla Polizia locale nell'ambito dell'operazione denominata "Crazy Iron". Sigilli apposti non solo a fabbricati e terreni ma anche a un patrimonio valutato in oltre due milioni di euro. Il piano coordinato dalla Dda di Reggio Calabria ha preso di mira il circuito illegale di smaltimento di rifiuti ferrosi.
Il comandante Salvatore Zucco ha guidato le squadre che, con il primo chiarore dell'alba, hanno dato il via agli interventi cautelari nei comuni di Reggio Calabria, Melito Porto Salvo e Campo Calabro, su mandato del giudice per le indagini preliminari e su sollecitazione della Procura.
Le due imprese coinvolte sono ora sotto la gestione di un amministratore giudiziario. Le accuse a carico dei dieci indagati spaziano dal traffico illecito di rifiuti e falso ideologico fino all'associazione a delinquere e occupazione non autorizzata di aree pubbliche. Una flotta di veicoli impiegati dai fornitori del materiale ferroso è stata inoltre confiscata, evidenziando l'operato senza licenze o la documentazione richiesta per legge.
Le investigazioni condotte dal Nucleo investigativo di crimine ambientale della Polizia locale hanno documentato, in soli trenta giorni, il passaggio illegale di circa 170 tonnellate di rifiuti, attuato tramite un intricato sistema di quasi mille transazioni illecite. Le indagini hanno rivelato che le merci venivano remunerate in contanti e non dichiarate, con le aziende che poi producevano documentazione completamente falsificata per mascherare i trasferimenti illeciti verso centri di accumulo sparsi nel meridione d'Italia.