Operazione antitruffa colpisce Cerignola: 15 arresti nell'ambito agricolo
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Sottotitolo: imprenditori e funzionari pubblici tra gli arrestati per frode da cinque milioni di euro e immigrazione illecita
Un vasto blitz della Guardia di Finanza di Cerignola e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia ha dato un duro colpo a una rete criminale accusata di una truffa milionaria. La presunta frode, dal valore di cinque milioni di euro, coinvolgeva centinaia di falsi braccianti agricoli e la loro illecita introduzione in Italia per lavoro. In carcere sono finiti undici soggetti, mentre quattro hanno ricevuto gli arresti domiciliari; un individuo è stato colpito dal divieto di dimora nella provincia di Foggia e quattro sottoposti a misure cautelari che impediscono l'esercizio di attività imprenditoriali.
Al centro dello scandalo vi sono imprenditori, professionisti e funzionari pubblici, tra cui un attuale dipendente dell'INPS e un ex funzionario prefettizio. Le accuse sono pesanti: associazione per delinquere, truffa aggravata, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite.
L'inchiesta, guidata dalla Procura di Foggia, si divide in due filoni principali: da una parte una truffa previdenziale ed assistenziale orchestrata da quattro società 'fantasma' per un ammontare di due milioni di euro, comprendente l'assunzione di 647 braccianti inesistenti e il conseguente indebito percepimento di sussidi; dall'altra l'agevolazione dell'entrata illegale di extracomunitari in cambio di denaro, mascherata da false promesse lavorative. Gli inquirenti hanno messo i sigilli a beni per un valore totale di cinque milioni di euro, mentre la comunità locale resta in attesa di ulteriori sviluppi su questa vicenda che ha scosso la cittadinanza. (Ansa)