Cronaca

Omicidio Fermo, Renzi: «Governo contro odio, razzismo e violenza»

 FERMO - Nuovi sviluppi nelle indagini per il brutale assassinio di Emmanuel Chidi Namdi, avvenuto nella giornata di martedì 5 luglio a Fermo. L’uomo, un 36enne nigeriano fuggito dalle violenze del terrorismo locale di Boko Haram, aveva cercato di difendere la propria compagna, a seguito di insulti razzisti ed era stato ammazzato di botte dopo aver chiesto spiegazioni. [MORE]

Nella mattinata di oggi, giovedì 7 luglio, un uomo è stato fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Si tratterebbe di un 38enne, A.M, imprenditore agricolo e ultrà della squadra locale, la Fermana. L’uomo era peraltro già noto alle Forze dell’ordine, poiché già sottoposto a Daspo.

Il 38enne si sarebbe detto dispiaciuto dell’accaduto, riferendo di aver avuto la sensazione di un imminente furto ai suoi danni, proprio ad opera dell’uomo poi ucciso e massacrato di botte. Secondo il legale di M., l’uomo si sarebbe dunque solo difeso.

Dalla ricostruzione dei fatti, emergono tuttavia scenari e particolari ben diversi. L’ultrà avrebbe invece aggredito verbalmente la moglie di Namdi, apostrofandola con l’appellativo di “scimmia” e strattonandola. Da lì, sarebbe partita la reazione di Emmanuel, che avrebbe chiesto spiegazioni prima della brutale aggressione mortale.

Il 36enne nigeriano, avrebbe così sradicato un paletto della segnaletica stradale. Nella successiva colluttazione Emmanuel Namdi sarebbe stato colpito prima da un pugno, e poi da altri colpi.

Governo a Fermo. Nella mattinata di oggi, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sarà nella città del delitto per presiedere il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, convocato dal Prefetto Mara Di Lullo. Si tratterà di una riunione a porte chiuse, alla presenza dei vertici di polizia. Il Governo mostrerà la propria vicinanza all’accaduto, come reso noto anche a mezzo twitter dallo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Il Governo oggi a Fermo con Don Vinicio e le Istituzioni locali in nome di Emmanuel. Contro l’odio, il razzismo e la violenza».

Emmanuel e la sua compagna 24enne Chinyery erano ospiti di Don Vinicio presso la fondazione Caritas in veritate e avevano perso nel proprio paese, la Nigeria, tutti i propri familiari. Le violenze di Boko Haram, perpetratesi attraverso la distruzione dei villaggi locali, avevano spinto i due a fuggire in Italia, nella speranza di ricostruire una nuova vita dalle macerie della loro provenienza.

Tra le reazioni del mondo politico, vi è anche quella del segretario leghista Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha commentato l’accaduto attraverso la propria pagina Facebook. «Sei bianco, sei nero, sei rosa e ammazzi qualcuno senza motivo? In galera, la violenza non ha giustificazione. Il ragazzo nigeriano a Fermo non doveva morire, una preghiera per lui». Restano tuttavia le dichiarazioni sull’immigrazione clandestina, a detta della Lega elemento di facilitazione del fenomeno razzista.

foto da: ilfattoquotidiano.it

Cosimo Cataleta