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PALERMO, 16 GENNAIO 2012 – Ergastolo per 5 boss mafiosi, è questa la sentenza emessa oggi dalla Corte di Assise di Palermo, dall’aula bunker del carcere Pagliarelli, per il sequestro e l’omicidio del piccolo Giuseppe di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido l’11 gennaio del 1996, dopo essere stato tenuto prigioniero per 779 giorni.[MORE]
Matteo Messina Denaro, Giuseppe Graviano, Francesco Giuliano, Salvatore Benigno e Luigi Giacalone, sono stati tutti condannati al carcere a vita e ritenuti colpevoli, per l’omicidio e il sequestro del figlio del pentito di mafia Santino Di Matteo, Giuseppe. Condannato a 12 anni, anche il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche per le sue rivelazioni, in quanto le dichiarazioni da lui rese, come ribadito dal magistrato, sono state determinanti per chiarire alcuni aspetti della vicenda processuale. Con questa sentenza, sono state quindi accolte, tutte le richieste presentate dal Pm Fernando Asaro.
La vicenda risale al 1993, quando un gruppo di mafiosi, che agiva per ordine di Giovanni Brusca, ha sequestrato, il piccolo di Matteo, che all’epoca aveva 13 anni, per far tacere il padre, ex-mafioso pentito, che in quel periodo aveva fatto delle rivelazioni sulla strage di Capaci. Il bambino fu tenuto prigioniero per più di due anni, poi all’età di 15 anni fu strangolato e l’11 gennaio del 1996, fu sciolto nell’acido.
Fonte immagine: castellolibero.com
Stefania Schirru