Omicidio Desirèe, terzo sospetto portato in questura. Raggi: "Gli autori pagheranno"
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ROMA, 25 OTTOBRE – E’ salito a tre il numero di sospetti fermati dalla Squadra Mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo per l’omicidio della 16enne Desirèe. Dopo che nella notte erano finiti in manette due senegalesi, Mamadou Gara e Brian Minteh, rispettivamente 27 e 43 anni, nella mattinata di oggi un terzo uomo è stato portato in questura per essere interrogato.
I fermati sono ritenuti responsabili, in concorso con altri non ancora identificati, di violenza sessuale di gruppo e di omicidio volontario. Secondo le ricostruzioni sarebbero almeno quattro gli autori della violenza. In un primo momento la giovane sarebbe stata drogata con un mix di droghe, per poi essere reiteratamente abusata. La causa della morte, invece, sarà accertata sono con l’esame tossicologico: overdose o soffocamento le ipotesi più accreditate.
In attesa dell’intervento della magistratura, e dell’inizio di un processo nei confronti di coloro i quali sono sospettati di essere responsabili delle brutalità commesse contro la giovanissima ragazza, il capo della squadra mobile di Roma, Carlo Silipo, non si è sbilanciato sulla notizia del terzo fermo, limitandosi a ripetere come “ci siano indagini in corso”.
Ed intanto, dalla politica si è levato un coro di indignazione ed un invito ad utilizzare il pugno di ferro contro chi sarà accertato essere colpevole. Dopo la visita di Matteo Salvini nel quartiere San Lorenzo, nella giornata di ieri, oggi anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, è intervenuta. Lo ha fatto chiedendo giustizia e ringraziando la Procura e le forze dell’ordine per l’operato nel corso delle indagini e del fermo dei sospetti.
Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha invece parlato di “tolleranza zero contro le bestie schifose, contro le occupazioni abusive, le zone franche ed i centri sociali”.
Anche Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, ha commentato la vicenda, rispondendo a quanti gli chiedevano se la Lega stesse facendo campagna elettorale in vista di una possibile elezione anticipata per il Campidoglio. Il leader pentastellato ha tuttavia smentito seccamente questa possibilità, dicendosi sicuro del fatto che mai il proprio alleato di governo farebbe campagna su una simile tragedia.
Paolo Fernandes
Foto: silenziefalsita.it