Omicidio Curreri, l'ex ufficiale: "L'ho giustiziato per onore"
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MILANO, 24 OTTOBRE 2011- Dinnanzi al gip, Chiara Valori, che si occupa dell'omicidio del registra Mauro Curreri, ucciso lo scorso venerdì 21 ottobre, Mauro Pastorello, parlando di sé sempre in terza persona, ha dichiarato, "L'ho ucciso perché mi doveva 200mila euro". L'ex maggiore dell'Esercito in congedo, sempre nell'interrogatorio di convalida del fermo, ha continuato,il maggiore l'ha giustiziato", sottolineando che la motivazione che lo ha portato ad uccidere "è stata una questione d'onore". [MORE]
Mauro Pastorello, ha sostenuto che il regista gli doveva il compenso per la sceneggiatura e per la parte di attore non protagonista nel film Gli eroi di Podrute. Così venerdì mattina, ha indossato la sua vecchia divisa e si è recato in un teatro di via Watt, a Milano, il Primo studio.
Poi, nel corridoio di accesso agli studi, ha impugnato la sua vecchia pistola calibro 22 e ha sparato alla vittima. L'ex ufficiale, che al momento è rinchiuso a San Vittore in isolamento (per evitare che compia gesti estremi), ha affermato che a causa dei "200mila euro" che Curreri gli doveva, lui era stato costretto a chiedere dei prestiti.
Secondo indiscrezioni, molto probabilmente per Pastorello, verrà disposta una perizia psichiatrica. A questo omicidio, per l'ex ufficiale, potrebbe essere affiancata anche l'accusa di tentato omicidio della sua convivente, la quale sembra abbia raccontatoche l'uomo ha sparato anche contro di lei.
In effetti, dai primi accertamenti balistici sulla pistola, sembra che Pastorello abbia esploso tre colpi, due dei quali contro il regista. Pastorello ha però rigettato la suddetta accusa davanti al gip.
Rosy Merola