Omicidio Buonocore, parla la sorella: "Da tempo subiva minacce"
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PORTICI (NA) – Dopo due mesi dall’omicidio di Teresa Buonocore, ha parlato oggi la sorella della vittima, Giuseppina Buonocore. In un’intervista a Paolo del Debbio a Mattino Cinque, la donna ha espresso tutto il suo dolore e le difficoltà di questi due mesi.
Teresa Buonocore fu assassinata il 20 settembre scorso al porto di Napoli, da due killer assoldati per uccidere quella che fu definita “mamma coraggio” perché testimoniò al processo contro l’uomo che molestò una delle sue figlie, condannato poi a 15 anni di reclusione. [MORE]
Giuseppina Buonocore oggi ha spiegato che la sorella subiva da tempo minacce e atti intimidatori che la spaventavano e per questo motivo decise di chiedere aiuto al sindaco di Portici, comune nel quale risiedeva. Il sindaco la mise in contatto con il commissariato ma non ci fu nulla da fare perché non fu mai messa in atto una vera e propria protezione nei suoi riguardi.
Ha parlato poi di come sia difficile per loro questo periodo e di come tentino lentamente di tornare alla normalità: “Le bambine sono devastate da questa tragedia, si allontanano da tutto anche dai clamori. Sono la zia e sto loro vicino, le adoravo prima e oggi ancora di più; il momento più difficile della giornata per me è la sera, per loro tutto il giorno. La bimba che ha subito gli abusi, inoltre, sente un forte senso di colpa, dice continuamente che se non avesse detto nulla la madre non sarebbe morta”.