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Omicidio a Genova: trovarti morti madre e figlio

Stefania Schirru
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Omicidio a Genova: trovarti morti madre e figlio
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 GENOVA, 6 DICEMBRE 2011 – Ieri sera, poco dopo le 18, sono stati trovati i corpi di due persone, madre e figlio, in un appartamento di Sampierdarena. Gli inquirenti sono convinti che si tratti di un duplice omicidio. A trovare i cadaveri è stato il marito, rientrato a casa dopo il lavoro.[MORE]

Il corpo della donna, Monica Gilse, 38 anni, originaria dell’Ecuador e del figlio Marcos Kleyner Ramirez, di 13 anni, sono stati trovati senza vita, con numerose ferite da arma da taglio, nella loro abitazione, nell’appartamento al primo piano all’interno 6, in via Balbi Piovera 13, situato nel ponente genovese. A uccidere i 2 sarebbero state le numerose coltellate inflittegli, i corpi sono stati ritrovati entrambi nella cameretta del piccolo in un lago di sangue.

I soccorsi allarmati immediatamente dal marito, Pepe Ramirez, sono stati inutili, una volta giunti sul posto, hanno solo potuto accertare il decesso delle due vittime. I Carabinieri hanno trovato l’appartamento a soqquadro ma sulla porta non ci sarebbero segni di effrazione, questo lascia pensare che Monica e Carlos, abbiano fatto entrare il loro assassino. Nell’appartamento, sono state trovate tracce definite importanti, l’armadio e i cassetti sono stati trovati aperti, inoltre i militari hanno frugato nei cassonetti nelle vicinanze dell’abitazione, nella ricerca di qualche prova. Il marito, è stato interrogato tutta la notte, come persona informata sui fatti, insieme ad alcuni parenti, dai carabinieri del nucleo investigativo della Compagnia di Sampierdarena.

L’uomo ha dichiarato di aver trascorso tutto il pomeriggio in un cantiere a Nervi, lontano da dove si è svolto l’omicidio, di aver preso treno e bus per tornare a casa e una volta varcata la soglia, di aver trovato i due corpi. Gli inquirenti stanno al momento verificando il suo alibi. Non si esclude che alla base dell’omicidio ci possa essere una rapina, anche se gli investigatori sono molto cauti nel formulare ipotesi, per ora hanno solo fatto sapere che non sono stati trovati soldi in casa.

L’indagine prosegue a ritmi serrati, sono infatti, queste ore cruciali per scovare l’assassino, il pm Massimo Terrile, che coordina le indagini, riparte dai rilievi effettuati nell’appartamento. Sarebbe anche stata trovata l’arma del delitto, un coltello preso dall’abitazione, mentre non sarebbero state rilevate impronte di scarpe utili. In base ai rilievi fatti la colluttazione sarebbe iniziata in cucina, dove sarebbe stata recuperata l’arma, per poi passare nel salottino adiacente e finire nella cameretta del tredicenne con l’omicidio.

Stefania Schirru


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Scritto da Stefania Schirru

Giornalista di InfoOggi

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