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Quelle scattate da mezzanotte sono, invece, le 24 ore di silenzio elettorale, a precedere la giornata di domenica in cui dalle 8 alle 22 (così come dalle 7 alle 15 del lunedì successivo)[MORE] saranno chiamati alle urne per le Regionali i cittadini di 13 regioni a statuto ordinario: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e appunto la Calabria, che è poi fra le 4 regioni che effettueranno acquisizione e diffusione dei dati elettorali in via autonoma, e non attraverso gli organi del Ministero dell’Interno.
Si voterà inoltre per 4 Province (nessuna in Calabria) e 462 Consigli comunali (52 dei quali sul nostro territorio regionale).[MORE]
Il corpo elettorale coinvolto da questa tornata amministrativa è di oltre 41 milioni 200mila persone: 19,8 milioni gli uomini, 21,3 milioni le donne. Le schede elettorali sono peraltro di color verde per le Regionali, giallo per le Provinciali (ma come s’è visto, nessun calabrese riceverà questo tipo di scheda) e azzurro per le Comunali.
Per votare, occorrerà essere muniti di documento d’identità valido e di tessera elettorale.
A proposito: …ma “come” si vota?
Quanto alle Regionali (in Calabria la sfida è a tre tra Agazio Loiero per il centrosinistra, Giuseppe Scopelliti per il centrodestra e Filippo Callipo per il terzo polo), l’elettore potrà votare per una delle liste provinciali, tracciando un segno nel rettangolo di riferimento; ovvero esprimere un voto disgiunto (con un segno nel rettangolo di una delle liste provinciali e un secondo segno su una lista regionale, non collegata con la lista provinciale prescelta).
Se si esprime un voto unico per una delle liste regionali tracciando un segno sul simbolo di una lista o sul nome del capolista, il voto andrà alla lista regionale e al capolista.
Si può anche esprimere un voto di preferenza, nell’ambito della lista provinciale scelta.
Oltre che per l’elezione del presidente della Giunta regionale, i cittadini di 52 centri calabresi sono chiamati al voto per le Comunali. Dieci in provincia di Catanzaro, tra cui Lamezia; 13 nel Cosentino, con Acri e San Giovanni in Fiore che superano i 15mila abitanti; 17 in provincia di Reggio, 2 in quella di Crotone e 10 nel Vibonese (capoluogo di provincia incluso!).
E in ben 14 casi, si tornerà al voto prima della scadenza naturale del mandato, spesso a causa di scioglimento per infiltrazioni mafiose.
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