Odissia sanitaria a Gioia Tauro: un padre denuncia le difficoltà di assistenza per sua figlia
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Odissia sanitaria a Gioia Tauro: un padre denuncia le difficoltà di assistenza per sua figlia

mercoledì 11 settembre, 2024

GIOIA TAURO (RC), 11 SETT. - "Un'autentica odissea che si protrae da anni." Con queste parole Domenico Luccisano, pensionato di Gioia Tauro, descrive le gravi difficoltà che affronta nel garantire assistenza alla figlia trentacinquenne, Rita Erika, costretta su una sedia a rotelle. La vicenda, che ha sollevato preoccupazioni a livello locale, mette in luce le lacune del sistema sanitario pubblico e le lunghe attese per ottenere i servizi necessari.


Rita Erika Luccisano, 35 anni, vive da sempre immobilizzata su una sedia a rotelle. Negli ultimi mesi, ha sviluppato una piaga da decubito che, se non trattata adeguatamente, rischia di degenerare in una pericolosa setticemia. Per curare questa ferita, sono necessari dispositivi e medicinali particolari, la cui fornitura deve essere autorizzata ogni due mesi da uno specialista dell'ASP (Azienda Sanitaria Provinciale).


Problemi con la fornitura di materiali sanitari
Il percorso burocratico e le difficoltà logistiche hanno aggravato la situazione. "Dopo l'autorizzazione, devo recarmi a Palmi e poi a Taurianova per ritirare il materiale sanitario necessario, composto da guanti, garze e dispositivi medici," spiega Luccisano. "Fin dalla prima fornitura, quando ho dovuto attendere oltre un mese, sono emersi problemi ricorrenti: lunghe attese e materiale mancante. Sono costretto a coprire le spese di tasca mia."


Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è sovraccarico, servendo ben 33 comuni della Piana di Gioia Tauro. Questo comporta file interminabili e disagi aggiuntivi per le famiglie. Luccisano esprime il suo disappunto: "Sono stufo e arrabbiato per questa situazione. Affronto difficoltà enormi per ricevere assistenza adeguata dalle strutture sanitarie pubbliche. Molti preferiscono restare in silenzio, ma questo non è accettabile."


Appello alla pubblica amministrazione
Sabato scorso, Luccisano ha portato sua figlia a Vibo Valentia per una visita specialistica. "Il personale dell'ASP mi esprime il suo dispiacere per la situazione, ma il dispiacere non risolve i problemi," aggiunge il pensionato.


Luccisano conclude con una critica dura alla sanità calabrese: "Sono nauseato. Nonostante i problemi sanitari siano diffusi ovunque, credo che in Calabria la situazione stia andando ben oltre il 'terzo mondo'."


La denuncia di Luccisano evidenzia un problema sistemico che richiede un intervento urgente.
Le istituzioni locali e regionali sono chiamate a rispondere per garantire un servizio sanitario più efficiente e umano.


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