Nuovo scandalo alimentare in Francia: dopo Hhorsegate scoperte 57 tonnellate di carne di montone
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FIRENZE, 20 MARZO 2013- Per i consumatori ancora problemi: dopo lo scandalo della carne di cavallo e già arrivato quello della carne di pecora. La scoperta è stata fatta dagli ispettori sanitari francesi ancora una volta nei magazzini della Spanghero, azienda del sud della Francia. Trovate 57 tonnellate di carne di montone di origine britannica, la cui importazione è vietata in Europa per la tecnica di macellazione autorizzata per il pollame, ma non per bovini, ovini e caprini.
La preparazione infatti è a rischio in seguito alla malattia della mucca pazza e dello scrapie. Il prodotto congelato doveva servire alla fabbricazione di morgue, una specie di pasta viscosa, che secondo la regolamentazione europea non può essere definita carne e che viene ottenuta passando in speciali apparecchiature le carcasse degli animali. La società in questione era stata autorizzata a riprendere la produzione dopo la storia della carne di cavallo finita nelle lasagne alla bolognese della Findus e di altri marchi. Ma proprio lo scorso mese, gli ispettori sanitari hanno scoperto nei suoi magazzini 57 tonnellate di carne di montone di origine britannica, la cui importazione è di fatto vietata in Europa in seguito alla malattia della mucca pazza e dello scrapie.
La carne è stata fornita dalla Draap Trading, che appartiene al trader olandese Jan Fasen, già incriminato nello scandalo della carne di cavallo. La partita portava la dicitura di "carne senza nervi di agnello". Una definizione, secondo il ministero dell'Agricoltura, che occultava la tecnica con cui era prodotta, illegale in Europa.
Tutti i prodotti fabbricati con quella carne di montone sono stati richiamati a titolo preventivo.
Secondo Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta in Europa si stanno verificando gravi episodi di violazione delle norme igienico sanitarie. In particolare per l’ennesima volta il commercio di carne è nell’occhio del ciclone nonostante i ripetuti sequestri su tutto il vecchio continente. Ciò fa intuire che si tratta solo della punta di un iceberg per l’enorme mole di animali e di carne da macello che transitano in Europa che richiedono un innalzamento dei livelli di guardia delle autorità sanitarie per evitare la commercializzazione di prodotti che rappresentano delle vere e proprie frodi alimentari oppure rappresentano dei rischi per la salute dei consumatori.[MORE]
(notizia segnalata da giovanni d'agata)