Nuove prospettive per l'informazione regionale: la visione di Nicola Fiorita per la Rai a Catanzaro
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Redazione staccata e istituzione dell’osservatorio regionale sull’informazione / la Road Map di Fiorita sulla questione Rai
Redazione staccata della TgR Calabria nel Capoluogo, con una dotazione di almeno 3 giornalisti e tecnologie per collegamenti, riprese e montaggio dei servizi; istituzione di un Osservatorio Regionale, sempre a Catanzaro, sul pluralismo e la rappresentazione anche geografica dei territori sui notiziari Rai.
Sono questi i due filoni su cui intende muoversi il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, per affrontare la questione – riemersa dopo le polemiche sul dopo derby di Cosenza – della presenza del servizio pubblico della Rai nel Capoluogo.
Fiorita ha precisato che “la richiesta di uno spostamento della sede regionale Rai a Catanzaro, pur essendo legittima sotto il profilo formale, risulterebbe velleitaria e poco percorribile, poiché l’istituzione della sede a Cosenza risale a ben 65 anni fa e che l’azienda ha poi rafforzato tale scelta nel 1992 con la costruzione di una costosa struttura a viale Marconi”.
Nessuna intenzione di aprire guerre di campanile, dunque, ma la forte determinazione a risolvere, una volta per tutte, la questione della corretta copertura Rai nel Capoluogo.
La redazione staccata del Tg regionale della Rai
Il sindaco intende proporre alla Rai l’istituzione di una redazione staccata nel Capoluogo e per tale motivo è pronto a proporre all’azienda una serie di soluzioni logistiche, a partire dall’assegnazione di un importante spazio.
“Stiamo ragionando – dice Fiorita – su una serie di possibilità, esplorando sia il nostro patrimonio, sia strutture private che risultano non utilizzate da anni; senza escludere, ovviamente, l’ipotesi di eventuali spazi che fossero disponibili all’interno di altri Enti, secondo le loro autonome valutazioni. Servirà ovviamente un locale ampio, dotato di parcheggi e di uno studio adeguato per i collegamenti e il montaggio dei servizi. Ma una sede Rai non è solo una questione di metri quadrati, è una questione di risorse professionali e tecnologiche, per cui ci impegneremo per una struttura giornalistica permanente, almeno 3 giornalisti, e una dotazione di apparecchiature per le riprese e il montaggio. Va ovviamente aperta un’interlocuzione con i vertici dell’azienda ed è mia intenzione compiere i necessari passi formali con il direttore della TgR Alessandro Casarin e con l’amministratore delegato Roberto Sergio, con il direttore generale Giampaolo Rossi e con la presidente del CdA Marinella Soldi. Sono certo che avrò accanto a me sia l’intero Consiglio comunale, i parlamentari e i consiglieri regionali”.
L’Osservatorio regionale sull’informazione radiotelevisiva
“Avanzerò alla Presidenza della Regione – spiega il sindaco – l’istituzione, con sede nel Capoluogo, di un Osservatorio regionale sull’informazione radiotelevisiva, formato assieme all’Università “Magna Graecia” e al Corecom, con il compito di monitorare l’informazione regionale sia in ordine al rispetto del pluralismo sia in ordine al corretto equilibrio territoriale. Potrebbe essere uno strumento molto utile per individuare eventuali squilibri tra le varie realtà territoriali e anche la TV pubblica potrebbe giovarsene per ottimizzare il servizio. Conto di parlarne al presidente Occhiuto, al presidente Mancuso e al rettore dell’UMG Cuda perché ritengo questo strumento essenziale per garantire a ogni territorio la giusta rappresentazione mediatica televisiva”.