Nuova truffa via mail a nome del Ministero della Salute: falsa promessa di rimborso da 234 euro
Cronaca Lazio Roma

Nuova truffa via mail a nome del Ministero della Salute: falsa promessa di rimborso da 234 euro

martedì 15 aprile, 2025

Il Ministero della Salute lancia un avviso urgente: è in circolazione una nuova truffa via email che utilizza in modo fraudolento il nome dell’ente per ingannare i cittadini. L’oggetto della mail truffaldina è un presunto rimborso di 234,40 euro, con la scusa di un pagamento in eccesso al Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, il Ministero chiarisce: “Non si tratta di comunicazioni autentiche. Invitiamo tutti i destinatari a non cliccare sui link contenuti, a non fornire dati personali e a cancellare immediatamente il messaggio”.

Come funziona la truffa

La finta email, curata nei minimi dettagli per sembrare credibile, afferma che, a seguito di una “verifica amministrativa”, risulterebbe un pagamento extra da parte del cittadino per due mensilità al Servizio Sanitario Nazionale. Il messaggio invita quindi a inserire i propri dati bancari per ricevere il rimborso “in modo sicuro e rapido”.

Per accrescere la fiducia del destinatario, la mail aggiunge che “le informazioni saranno trattate con la massima riservatezza e nel rispetto della normativa sulla privacy”, un dettaglio studiato ad arte per confondere chi riceve la comunicazione.

L’intervento delle autorità

Il Ministero della Salute ha già informato i Carabinieri del NAS, che stanno indagando sul caso. Si tratta dell’ennesimo esempio di phishing, una tecnica usata dai cybercriminali per rubare dati sensibili come informazioni bancarie, numeri di carta di credito e codici di accesso.

Come difendersi dal phishing

Per evitare di cadere in trappola, gli esperti consigliano alcune semplici regole:

Verificare sempre la provenienza delle email, specialmente se promettono rimborsi o premi inattesi;

Non cliccare su link sospetti o allegati;

Non fornire mai dati personali o bancari via email;

In caso di dubbio, contattare direttamente l’ente coinvolto tramite canali ufficiali.


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