Inquinamento: Eni chiude temporaneamente il Centro Olio di Viggiano
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POTENZA, 18 APRILE – Dopo che la Regione Basilicata ha accusato di "inadempienze" da parte dell’Eni nell'impianto che ogni giorno processa migliaia di barili di petrolio, la multinazionale petrolifera annuncia la chiusura temporanea del Centro Olio Val d’Agri, con l’avvio delle procedure per il fermo dell’impianto. In una nota il gruppo spiega : "Tale decisione è stata presa per rispetto delle posizioni espresse dal territorio, dal Presidente della Regione e dalla Giunta Regionale". [MORE]
"Con riferimento al comunicato stampa emesso sabato sera dalla Regione Basilicata, Eni conferma di aver adempiuto a tutte le prescrizioni imposte dagli enti competenti che sono sempre stati tenuti informati sulle attività di intervento e di monitoraggio ambientale in corso", commenta la società.
La Regione qualche settimana fa aveva reso noto che sette campioni prelevati dall'Arpab fuori dal Centro Oli avevano provato una presenza "molto cospicua" di manganese e ferro e anche di idrocarburi policiclici aromatici e perciò aveva chiesto all'Eni di intervenire sia per quell'inquinamento sia per bloccare tre dei quattro serbatoi all'interno del Centro Oli che non hanno doppio fondo.
La Giunta lucana ha comunicato che “la vigilanza costante effettuata da Arpab anche nelle ultime ore ha evidenziato la migrazione della contaminazione causata dallo sversamento dei serbatoi del Cova di Viggiano”.
"Durante la chiusura Eni proseguirà con le verifiche necessarie a rassicurare gli stakeholder sulla correttezza ed efficacia del proprio operato, l’integrità dell’impianto e la presenza di tutte le condizioni di sicurezza per lo svolgimento delle attività di esercizio", fa sapere oggi il gruppo.
Maria Minichino
(fonte immagine la7.it)