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Roma, 29 gennaio - “Giustizia è fatta!” gridava sul patibolo il boia quando sopprimeva il condannato di turno. Così faceva anche Mastro Titta, il boia del Papa, a cui si ispira “Il boia rosso”, l’apprezzabile graphic novel di Ivo Milazzo, scritta da Francesco Artibani, che narra le vicende di Giovan Battista Mori, il giustiziere immaginario al servizio del pontefice nella Roma del XIX secolo.
Dopo oltre dodici anni dalla sua prima pubblicazione, avvenuta oltralpe in due volumi a colori, e oltre 11 anni fa in Italia in un unico volume in bianco e nero, viene finalmente riproposto con la colorazione originale da Nicola Pesce Editore questo volume unico nella collana che l’editore laziale ha dedicato al papà del mai dimenticato “Ken Parker”, IvoMilazzo.
La storia narra del boia Mori che, pur passando al creatore i colpevoli antipapalini di quel periodo, mantiene un animo nobile, dissociato dal suo lavoro e impegnato quando può nel salvataggio degli innocenti.
Il suo peregrinare gli consentirà di scoprire trame e giochi di potere, da sempre contraltari delle miserie umane che nella Roma dell’epoca – purtroppo – erano molto fiorenti.
L’arco narrativo del volume si snoda in una trama estremamente scorrevole, favorita dall’estrema sintesi grafica che connota con singolare naturalezza il disegno e le pennellate su carta di Milazzo che, a nostro modesto parere, potrebbe dare vita a nuove avventure del boia rossa.
Personaggio davvero ben delineato sia per il pallino del detective, sia per i dilemmi che ne attraversano la natura umana. Ingredienti giusti per una graphic novel editata in un volume di assoluto pregio ed in perfetto stile NPE.
Maurizio Lozzi