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OLBIA, 27 OTTOBRE 2011 - Nove mesi di attesa per una banale ecografia osteoarticolare, questa è stata la risposta che si è sentito dare un cittadino di Olbia quando ha chiamato il Cup per prenotare l’ecografia. [MORE]
Dalla Asl arriva la conferma che purtroppo non si tratta di un caso isolato e la crisi economica incide pesantemente sui tempi d'attesa per le prestazioni specialistiche. Sempre più famiglie, non potendosi permettere le ben più costose prestazioni private, sono costrette a rivolgersi alle strutture pubbliche, rendendo in tal modo le liste d’attesa molto più lunghe. L’ospedale in questione è il Giovanni Paolo II di Olbia che, fa sapere Vincenzo Bifulco, direttore del reparto di radiologia, è passato dalle circa 59mila prestazioni del 2010, alle circa 68mila nel 2011, con un incremento totale delle prestazioni superiore al 15%. Considerato il notevole aumento della richiesta di prestazioni sanitarie ed essendo rimasto invariato il personale, si procede alla valutazione delle patologie a maggiore priorità clinica, così, spiega Bifulco, esami come le ecografie osteoarticolari vengono dopo le biopsie, le tac, le risonanze magnetiche, gli accertamenti sui pazienti oncologici e la radiologia tradizionale fatta in urgenza.
Ai cittadini non resta dunque che sperare che qualche prenotazione prima della loro venga disdetta per poter rendere l’attesa almeno un po’ meno lunga.
Sara Marci