Nota del dott Mario Verre e del dott Massimo Lucia sulla convenzione Pugliese Ciaccio e Bambin Gesù
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CATANZARO, 10 GIUGNO 2013 - Ad un anno dalla stipula della convenzione Regione Calabria- Bambino Gesù si possono già fare i primi bilanci.
Occorre premettere che nei primi tre mesi dopo la firma della convenzione vi è stata una fase organizzativa e logistica molto complicata. In particolare il dott. Fabrizio Gennari e la Coordinatrice Infermieristica Lucia Avati, distaccati dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, hanno svolto un prezioso e rigoroso lavoro di preparazione dell'attività e di selezione dei bambini al fine di adattare alla nostra realtà i protocolli e le procedure certificate e accreditate dell'Istituto romano. Il loro compito è stato particolarmente complesso avendo dovuto superare ostacoli di ogni genere.
Soltanto a partire dal mese di settembre 2012 ha avuto inizio l'attività chirurgica che non ha sostituito ma si è aggiunta all'attività già svolta dai chirurghi locali.
I dati ufficiali e documentati tratti dai registri operatori sull’attività della chirurgia pediatrica sono molto chiari. Il numero di interventi su bambini è stato di 809 nell’anno 2009 quando l’Unità Operativa di chirurgia Pediatrica era ancora diretta dal dr. Renato Rubino. Dopo il pensionamento del dott. Rubino, avvenuto nel marzo del 2010, l’attività chirurgica pediatrica ha subito una flessione. Nel 2010 gli interventi sono calati a 706. Nel 2011 gli interventi sono ulteriormente diminuiti a 689. La tendenza è stata invertita nell’anno 2012 con l’avvento della convenzione con il Bambino Gesù. Il numero totale è risalito a 729 benché i colleghi del Bambino Gesù abbiano iniziato ad operare solo dal mese di settembre.
Ma i dati più significativi sono quelli del 2013. Nei primi cinque mesi gli interventi sono stati già 381 mentre nel 2012, prima della convenzione, gli interventi erano stati soltanto 274. Il bilancio è quindi di oltre cento interventi in più in soli cinque mesi.
A prescindere dagli aspetti istituzionali ed economici dell'intesa, nel cui merito non entriamo non avendo sufficiente competenza in materia, non si riesce proprio a capire il motivo di talune dichiarazioni da parte di alcuni politici locali sugli aspetti clinici dell'accordo e sull’impatto negativo che l’accordo avrebbe avuto sulla professionalità dei medici dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Per attaccare la convenzione, sono stati usati addirittura termini come “colonizzazione”, “frustrazione”, “mortificazione delle professionalità. Al contrario i dati dei registri operatori dimostrano che i chirurghi dell’Azienda di Catanzaro hanno continuato la loro attività .
Per quanto riguarda la collaborazione tra l'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione ed i colleghi del Bambino Gesù (in particolare i dottori Gennari, Rivosecchi ed Aloi) l’esperienza è assolutamente positiva essendo caratterizzata da uno scambio continuo di idee e conoscenze. I medici dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del Pugliese Ciaccio, in particolare i più giovani, sono entusiasti di questa opportunità . Ogni giorno praticano anestesie generali e loco regionali ai bambini che vengono operati nel nostro Ospedale e ciò è motivo di qualificazione e di grande crescita professionale. Sulle ali dell'entusiasmo alcuni giovani colleghi stanno frequentando, a proprie spese, master di secondo livello di anestesia e di terapia intensiva pediatrica a Roma e altri lo faranno nei prossimi anni.
I colleghi del Bambino Gesù inoltre si sono sempre mostrati disponibili ad effettuare consulenze chirurgiche per i piccoli pazienti ricoverati in Rianimazione e ci hanno aiutato a gestire casi particolarmente complicati. Essi oltre a ciò si sono fatti carico della collocazione nelle strutture riabilitative del loro Istituto dei bimbi dimessi dalla Rianimazione di Catanzaro non essendovi in Calabria strutture riabilitative per bambini di età inferiore ai dieci anni.
La possibilità di un confronto continuo sul piano umano, scientifico e professionale con i colleghi del Bambino Gesù che, pur essendo molto riservati e privi di qualsiasi supponenza, sono portatori di un grande bagaglio di conoscenze specialistiche e di abilità tecnica, è un beneficio per tutta l’Azienda .
Gli avanzamenti della società, in particolare nell’ambito della sanità e della scienza medica, possono avvenire soltanto se si è culturalmente aperti al mondo, disposti all'incontro con persone, idee ed esperienze. Arroccarsi in personalismi meschini, grettezze localistiche o provincialismi asfittici non potrà mai portare ad alcun progresso in campo scientifico e sociale.
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