Norman Atlantic a Brindisi: indagine sulla scatola nera
Cronaca Puglia

Norman Atlantic a Brindisi: indagine sulla scatola nera

venerdì 2 gennaio, 2015

BRINDISI, 02 GENNAIO 2015 - Nonostante le condizioni meteo avverse, oggi il relitto della Norman Atlantic, trainato da una ditta specializzata, è arrivato nel porto di Brindisi. La decisione dipende dall'esigenza di effettuare dei sopralluoghi sul relitto e fare degli accertamenti sulla scatola nera, dopo gli interrogatori che, a Bari, hanno coinvolto il capitano del traghetto e alcuni armatori.[MORE]

La Procura di Bari richiede "rilievi irripetibili"

Per fare luce sulle cause che hanno portato all'incendio scoppiato sulla Norma Atlantic nella notte tra Sabato e Domenica scorsi, la Procura intende avvalersi di periti. Diversi gli interrogativi: gli inquirenti temono che ci siano dei corpi carbonizzati a bordo e non sarebbero chiare le operazioni di primo soccorso all'interno della nave nei primi momenti di emergenza.Delle undici vittime finora accertate, otto sarebbero state riconosciute dai parenti più prossimi.

Sarebbero da accertare, secondo la Procura di Bari, anche le posizioni degli altri componenti dell'equipaggio che in quel momento prestava servizio sul traghetto. Secondo chi indaga, la lista di imbarco non sarebbe attendibile e la nave avrebbe ospitato più persone e mezzi rispetto alla propria capienza, ma questo punto è ancora da accertare.

Tra le quattro persone inserite in queste ore nel registro degli indagati dalla Procura ci sarebbero due persone dell'equipaggio: le loro posizioni sono ora al vaglio degli inquirenti.

Per il comandante, ci sarebbero responsabilità della compagnia

Secondo il comandante, la presenza di uomini e mezzi superiore alla capienza sarebbe un elemento sotto la responsabilità della compagnia di navigazione. In più, secondo la ricostruzione del capitano, sarebbe stato dato l'ordine solo di preparare le scialuppe rimaste (due scialuppe sarebbero state perse durante l'incendio) e di predisporre i salvagenti per i passeggeri, ma non quello di partire con le manovre di evacuazione. Mentre si svolgevano le operazioni, il capitano sarebbe stato impegnato a stabilizzare la nave.

"Non volevo lasciare la nave, quando sono stati portati a terra tutti, passeggeri e equipaggio, sono rimasto con alcuni ufficiali della Marina e ho insistito per provare a condurre la nave in porto come era nelle mie consegne" spiega.

(Foto metropolinotizie.it)

Annarita Faggioni


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