No Expo: Primo Maggio di violenza a Milano, 10 arrestati per devastazione
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MILANO, 12 NOVEMBRE 2015 - Dieci persone in manette e altre 5 indagate a piede libero. Dalle prime ore di questa mattina, la polizia sta eseguendo a Milano e in Grecia 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini italiani e stranieri tutti accusati di devastazione e saccheggio, resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata e travisamento, reati commessi durante i gravi episodi di violenza verificatisi nel corso della manifestazione “MayDayParade No-Expo”, svoltasi a Milano il 1° maggio scorso, quando alcuni manifestanti misero a ferro e fuoco la città.
I destinatari delle ordinenze di custodia cautelare in carcere, dal gip di Milano Donatella Banci Bonamici su richiesta del sostituto procuratore Piero Basilone coordinato dal Procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, sono 5 giovani milanesi appartenenti alla locale area Anarco-Squatter-Antagonista, già noti agli agenti della Digos milanese, e 5 anarchici greci. A questi si aggiungono 5 indagati a piede libero per i medesimi reati: 3 milanesi, 1 comasco e 1 greco. Otto (4 milanesi e 4 greci) sono già in carcere, mentre due (un greco e un milanese) ancora latitanti. [MORE]
Gli arresti eseguiti stamane dalla Polizia di Stato sono il frutto di una lunga e complessa indagine condotta dagli uomini della digos della questura di Milano. Gli investigatori hanno visionato, analizzato e comparato oltre 600 Gb di materiale fotografico e video inerente il giorno della manifestazione. "Sono stati estrapolati - spiega la questura di Milano - centinaia di fotogrammi evidenziando ogni più piccolo dettaglio utile ad individuare e identificare gli autori dei reati di devastazione, saccheggio, resistenza aggravata e travisamento. Sono stati quindi isolati i comportamenti dei singoli soggetti riuscendo ad attribuire ad ognuno le specifiche azioni compiute e penalmente rilevanti".
I giovani arrestati stamani dalla polizia per la 'guerriglia' del primo maggio scorso nel corteo contro l'Expo, si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, si sarebbero "compattati in modo da formare un unico blocco nero" e avrebbero commesso più di un centinaio di fatti di devastazione in concorso "con almeno 300 soggetti". Tra i giovani destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare con al centro l'accusa di devastazione e saccheggio per la 'guerriglia' del primo maggio scorso a Milano, c'è Alexandros Kouros, un anarchico greco che, stando agli atti, sarebbe stato il più pericoloso e il più attivo negli incendi e nelle devastazioni. Come si legge nell'imputazione, il "blocco nero" avrebbe agito usando anche "bombe carta" e "razzi", danneggiando e incendiando "istituti di credito", auto e "esercizi commerciali".