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Riceviamo e pubblchiamo “Pecunia non olet, così’ si demolisce l’integrità sociale“
CATANZARO, 16 LUGLIO 2015 - Provo sgomento e vergogna ad essere rappresentato da cittadino Italiano da una classe politica parlamentare che anziché pensare a come affrontare la crisi la disoccupazione la povertà crescente ed il disagio sociale dilagante, pensano loro i ricchi auto nominati dalle segreterie dei partiti, ebbene pensano a legalizzare la DROGA. [MORE]
E’ stata infatti depositata una proposta di legge trasversale, sottoscritta da ben 218 parlamentari capeggiati dall’On. Benedetto Della Vedova sottosegretario agli Affari Esteri, che anziché pensare a far rientrare i nostri Marò (La Torre e Girone) prigionieri in India,si batte invece per la legalizzazione della Droga nella fattispecie della Cannabis. Tutto ciò indigna e mortifica quanti hanno speso la loro vita nei valori sociali e ideali della lotta alle droghe, soprattutto quando si legge la proposta legislativa che prevede che i maggiorenni possano detenere una modica quantità per uso ricreativo: 15 grammi a casa, 5 grammi fuori casa con divieto per i minorenni, quando la stessa cosa vale per le sigarette e nessuno li sanziona. Viene poi prevista e l'auto coltivazione a casa fino a 5 piante ma è vietata la vendita del raccolto, altra ipocrisia. Nella proposta di legge vengono poi previsti i Cannabis Social Club, insomma l’Italia secondo questi Parlamentari ha bisogno non più della Social card per i pensionati ma dei Social cannabis, assurdo .. ! Inoltre ai maggiorenni residenti in Italia sarà consentita la coltivazione in forma associata in enti senza fini di lucro fino a 50 membri, un favore a tutte le mafie che in questo troverebbero sicuramente lì escamotage nel costituire vere Holding associate, chiaramente non a scopo di lucro eh, tutto ciò è ridicolo .
Ed ancora nella legge si prevede anche la vendita: previa autorizzazione, per lavorare e coltivare la cannabis, mentre la vendita al dettaglio avverrà in negozi dedicati, forniti di licenza dei monopoli. Mi chiedo allora se occorrerà istituire anche dei corsi di formazione per l’abilitazione alla coltivazione della cannabis e magari potremo in Italia istituire la Scuola Nazionale della Cannabis, insomma da Italiano al di là delle ironie non ò se ridere o piangere . E per concludere la proposta di legge prevede che i proventi derivanti dalla legalizzazione saranno destinati per il 5% a finanziare i progetti del fondo nazionale per la lotta alla droga, tutto ciò è grottesco. Andando avanti così si distruggerà la famiglia la società i suoi valori etici morali, con tutte le implicazioni sanitarie che l’uso di sostanze e droghe come la Cannabis porta.
Mi chiedo cosa ci sia di socialmente sano nell’uso ricreativo e coltivazione in casa della Cannabis, cosa ci sia nella creazione dei Cannabis Social Club; questa è una legge che crea dipendenza nei giovani e di cui sono ben evidenti già in molti giovani gli effetti devastanti. L’unica conseguenza sarà l’aumento della diffusione della droga e l’incremento dei traffici della criminalità organizzata, soprattutto se si pensa che secondo le stime i sequestri riguardano tra il 5 e il 10 per cento di quanto consumato, ciò vuol dire che esiste un mercato tra le 1500 e le 3000 tonnellate. Una quantità equivalente a 25/30 grammi pro-capite, oltre 100 dosi l’anno per ogni cittadino italiano, figuriamoci se sarà legalizzata quale sarà l’effetto devastante sull’uso tra le giovani generazioni. E poi mi piacerebbe sapere cosa ne pensano questi parlamentari che grazie alla loro legge vedrebbero prima di entrare in sala operatoria magari una canna se la fumerebbero dei medici, degli infermieri, oppure un autista di uno scuolabus, e perché no anche un insegnate prima della lezione in classe . ma in che razza di Paese vivremmo con questa legge.
Giampaolo Mungo
( Già Assessore Politiche Giovanili Comune CZ )