Nigeriana costretta a prostituirsi sotto minaccia di riti voodoo
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Napoli - Una giovane ventiseienne, originaria della Nigeria, è stata costretta per più di un anno a prostituirsi con minacce di ritorsioni e di applicazioni di riti voodoo.[MORE]
La storia, purtroppo è sempre la stessa: la ragazza era partita dal suo paese convinta dalla falsa promessa di un posto sicuro di lavoro in Italia.
Quindi, dopo un’estenuante viaggio da clandestina, ha raggiunto prima le coste libiche e in seguito è sbarcata a Lampedusa, solo dopo però aver versato la somma di 35000euro, pattuita per il viaggio.
Arrivata in Italia nell’agosto del 2008, i suoi sfruttatori, due coniugi nigeriani, l’hanno portata in provincia di Caserta, a Castel Volturno, dove per lei è cominciato l’incubo della prostituzione.
I due, oltre a prelevarle l’intera somma guadagnata, la costringevano a sottoporsi a riti voodoo, durante i quali la ragazza aveva dovuto mangiare anche riso crudo, fagioli e semola.
I carabinieri di Napoli hanno fermato i due sfruttatori, con l’accusa di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.
Il Gip del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo, Goastime Osadebe, che si trova già in carcere, mentre gli agenti sono sulle tracce della moglie, che è irreperibile