Neonata morta a Catania,il padre:"Liquido nei polmoni,ma non c'erano le canule" La clinica smentisce
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CATANIA, 13 FEBBRAIO 2015 – Ci sarebbe stato del liquido amniotico nei polmoni della piccola Nicole, la neonata morta ieri durante il trasporto in ambulanza da una clinica privata catanese all’ospedale di Ragusa.
La piccola Nicole, nata nella clinica privata Gibiino, sarebbe deceduta a causa di una crisi respiratoria. Stando a quanto dichiarato dal padre della bimba al Corriere della Sera, secondo i medici presenti al momento del parto la bambina aveva presumibilmente ingoiato del liquido amniotico, ma sul posto, sempre secondo quanto dichiarato dal padre, non si sarebbe riuscita a trovare una canula necessaria per aspirare il liquido dai polmoni della neonata. Tuttavia la clinica Gibiino, tramite una nota, ha smentito le dichiarazioni del padre della piccola: «Respingiamo fermamente ogni illazione e congettura che in queste ore viene diffusa nei confronti del nostro operato. Dagli esami autoptici emergerà che il decesso è stato causato da fattori che esulano dall'attività dei medici della struttura, che hanno fatto di tutto per salvare la vita alla neonata». Si aggiunge poi nella nota: «La struttura è in possesso delle cannule e dei sondini per aspirazione neonatale e immediatamente dopo la nascita tutte le pratiche di aspirazione sono state eseguite correttamente sulla piccola Nicole, che poi è stata intubata e trasferita all'ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa».[MORE]
La bambina è deceduta ieri, a poche ore dalla nascita, durante il tragitto in ambulanza verso l’ospedale Paternò-Arezzo di Ragusa, dove avrebbe dovuto essere trasferita a causa della mancanza di posto nelle altre strutture sanitarie di Catania. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Catania, coordinata dal sostituto procuratore Alessandra Tasciotti. Giovanni Salvi, procuratore capo di Catania, ha dichiarato: «Ci saranno delle iscrizioni cautelative nel registro degli indagati, per accertare le responsabilità dell'intera catena che si è occupata della vicenda. Al momento non posso dare né nomi né numeri». Sulla tragica vicenda sta indagando anche la Regione Sicilia, almeno stando a quanto dichiarato oggi da Giorgio Giulio Santonocito, direttore generale dell'ospedale Garibaldi di Catania, che ha assicurato che la Regione istituirà il prima possibile una commissione regionale al fine di effettuare le dovute verifiche negli ospedali della città di Catania.
(foto www.roadtvitalia.it)
Elisa Lepone