'Ndrangheta: processo lento, ministero dovrà risarcire boss
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VIBO VALENTIA, 9 GENNAIO - La Corte d'Appello di Salerno (sezione civile) ha condannato il ministero della Giustizia a risarcire il boss della 'ndrangheta Luigi Mancuso, 65 anni, di Limbadi (Vv), capo dell'omonimo clan, per la lentezza con la quale e' stato celebrato, a Vibo Valentia, il maxiprocesso "Genesi", giunto a sentenza nel maggio del 2013, a 13 anni di distanza dall'operazione antimafia scattata nell'agosto del 2000.
Luigi Mancuso, per il quale la Dda di Catanzaro aveva chiesto 27 anni di reclusione, al termine del processo e' stato assolto. Non essendo stato presentato ricorso in appello dalla Procura, la sentenza e' divenuta definitiva al pari delle assoluzioni nei confronti di 30 imputati. Il ministero e' stato, quindi, condannato al pagamento della somma complessiva di 5.500 euro in favore di Mancuso, in base alla Legge Pinto sulla ragionevole durata dei processi. Luigi Mancuso e' stato scarcerato nel 2012 dopo aver scontato 19 anni di ininterrotta detenzione per associazione mafiosa e associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico.