'Ndrangheta: Pres. Tar Calabria,unica nostra tirannia è valori
Cronaca Calabria Catanzaro

'Ndrangheta: Pres. Tar Calabria,unica nostra tirannia è valori

sabato 15 febbraio, 2020

'Ndrangheta: Pres. Tar Calabria, unica nostra tirannia è valori.  "Tentativi condizionamento? Noi al servizio della collettività" 

CATANZARO, 15 FEB - "Lo scenario emerso da una recente indagine giudiziaria condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro" e in particolare "da intercettazioni, riportate dalla stampa, nelle quali taluni soggetti sembrano progettare interventi impropri sul processo, volti a orientare l'esito di un'istruttoria disposta da questo Tribunale con una ordinanza collegiale in seno ad un giudizio di impugnativa dell'aggiudicazione di un appalto di opere pubbliche, è stata ragione di turbamento e smarrimento. 

L'unico condizionamento, l'unica tirannia che volentieri subiamo, è una sola ed è quella dei valori". E' un passaggio della relazione del presidente del Tar della Calabria Giancarlo Pennetti in apertura dell'anno giudiziario 2020, in riferimento al contenuto di alcune intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta "Rinascita Scott" della Dda di Catanzaro che ha portato nel dicembre scorso all'arresto di oltre trecento persone. 

"In alcuni resoconti di stampa - ha detto Pennetti rispondendo alle domande dei giornalisti - si è parlato del tentativo di condizionare il Tar della Calabria, ed in particolare la Prima sezione, in relazione ad una gara d'appalto, ad un giudizio di impugnativa, riguardo l'aggiudicazione da parte di un secondo classificato. 

Quello che posso dire è questo: ho letto le intercettazioni telefoniche e non so se quegli intenti si siano tradotti in una pratica di qualche tipo e non voglio nemmeno pensarci. Quello che so è che neanche le parole dovrebbero ferire la credibilità della giurisdizione di un'istituzione come la nostra, che cerca di essere al servizio della collettività". "E' una brutta vicenda", ha aggiunto Pennetti, in servizio in Calabria dal luglio scorso. 

"Ci sono anche - ha detto ancora - delle contestazioni. Non entro nel merito di valutazioni. Mi limito a dire che se ci si tiene alla giurisdizione, che è un fattore di grande coesione sociale per qualsiasi comunità, bisogna cercare di evitare improprie intrusioni all'interno di quel circuito del processo che è di per sé virtuoso e legale". 


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