'Ndrangheta: ingiusta detenzione, moglie boss sara' risarcita
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VIBO VALENTIA, 07 LUGLIO 2015 - Il Tribunale di Catanzaro ha riconosciuto il risarcimento del danno per ingiusta detenzione, subita in violazione dei diritti umani, nei confronti di Rosetta Lopreiato, moglie del boss di Filandari (Vv), Leone Soriano, quest'ultimo condannato il 28 maggio scorso in appello a 15 anni e 6 mesi di reclusione quale capo indiscusso dell'omonimo clan mafioso. Ad essere condannato al risarcimento del danno e' stato il Ministero della Giustizia per i 229 giorni di detenzione patiti da Rosetta Lopreiato, coinvolta nell'operazione antimafia "Ragno" e poi assolta. [MORE]
In particolare, la condanna risarcitoria fa riferimento alla condivisione della cella da parte della detenuta con altre detenute nel carcere di Reggio Calabria, con uno spazio giudicato "vivibile" ridotto a meno di tre metri quadrati, limite minimo richiesto dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, giungendo in alcuni casi a meno di due metri quadrati.
Lopreiato, assistita e difesa dall'avvocato Diego Brancia, dovra' essere risarcita con 1.832,00 euro, mentre il Ministero della Giustizia e' stato condannato anche al pagamento delle spese legali. Si tratta di una delle prime pronunce favorevoli del Tribunale distrettuale di Catanzaro, competente per legge anche sui residenti nel circondario del Tribunale di Vibo Valentia. (Agi)