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MILANO, 4 FEBBRAIO - Quindici ergastoli e due condanne sono state emesse oggi dai giudici della Corte d’Assise di Milano nei confronti di persone gravitanti nell’ambito della ‘ndrangheta lombarda. Quindici persone quindi saranno condannate all’ergastolo mentre 24 anni di reclusione sono stati imputati ad Amedeo Giuseppe Tedesco e 23 anni a Michael Panaja (per cui l’accusa aveva richiesto 16 anni). I giudici hanno stabilito la confisca dei beni sequestrati e il risarcimento delle parti civili. I comuni di Giussano e Seregno riceveranno ciascuno 100mila euro di risarcimento come parti civili.[MORE]
Panaja era stato a capo di una cosca radicata attorno all’area Giussano-Seregno e ha poi riempito numerose pagine di verbali come collaboratore di giustizia. Altro pentito che ha contribuito all’inchiesta è stato Antonino Belnome, arrestato nel corso di una grande inchiesta del 2010 contro le infiltrazioni della mafia calabrese in Lombardia.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal pm milanese Cecilia Vassena insieme al procuratore aggiunto Ilda Boccassini, una serie di omicidi motivati da faide interne all’associazione mafiosa, costate la vita a Carmelo Novella, considerato il “capo dei capi” lombardo, ucciso con un colpo di pistola in un bar a San Vittore Olona (Milano) il 14 Luglio 2008, perché voleva rendere autonoma l’organizzazione dalle direttive provenienti dalla Calabria. Altre vittime delle faide furono Rocco Stagno, ucciso a Bernate Ticino (Milano) il 29 Marzo 2009, e Antonio Tedesco, ammazzato a Bregnano (Como) il 27 Aprile 2009. (foto: Repubblica)
Cristina Rendina