'Ndrangheta: Dia Reggio Calabria sequestra beni per 800.000 euro
Cronaca Calabria

'Ndrangheta: Dia Reggio Calabria sequestra beni per 800.000 euro

mercoledì 1 luglio, 2015

REGGIO CALABRIA, 01 LUGLIO 2015 - Beni per circa 800.000 euro sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ad un imprenditore, Gianluca Ciro Domenico Favara, 48 anni, imprenditore nativo di Milano, ritenuto contiguo alle cosche 'ndranghetiste di Rosarno (Rc) e di Reggio Calabria. L'uomo e' da tempo in carcere. Il decreto di sequestro e' stato emesso, su proposta del direttore della Dia, dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale reggino.

Favara, gia' arrestato il 9 ottobre 2011 nell'ambito dell'operazione denominata "Reggio Nord", al termine delo processo che ne scaturi', il 22 dicembre 2014, e' stato condannato in primo grado alla pena di 10 anni di reclusione per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso ed intestazione fittizia di beni.  [MORE]

Secondo l'accusa, sarebbe stato affiliato alla cosca Condello di Archi di Reggio Calabria. In particolare, s arebbe stato dedito alla gestione ed alla cura degli affari illeciti della cosca, interessata al controllo di rilevanti attivita' imprenditoriali, tra le quali la nota discoteca "Il Limoneto" di Catona (RC). Favara fu arrestato anche, il 28 maggio 2014, nell'ambito dell'operazione "'Ndrangheta Banking" condotta dai Carabinieri del R.O.S. di Reggio Calabria con i centri operativi Dia di Milano e della citta' calabrese.

A Favara, in quell'occasione, furono contestati i reati di usura, estorsione, lesioni, violenza privata ed esercizio abusivo dell'attivita' finanziaria, tutti aggravati dalla modalita' mafiosa. L'indagine avrebbe fatto emergere che un gruppo organico alla cosca "Pesce-Bellocco" di Rosarno e facente capo proprio a Favara, mediante atti intimidatori, avrebbe attuato, con modalita' tipicamente mafiose, un "lento e graduale" processo di "aggressione" del patrimonio mobiliare e immobiliare di imprenditori milanesi, agendo con condotte estorsive e usurarie. Il sequestro ha interessato societa', beni mobili ed immobili, tra cui il patrimonio aziendale della lavanderia "Lavaservice", con sede legale a Rosarno, ed il capitale sociale ed aziendale della "Mi.Ro srl" pure con sede legale a Rosarno ed attivita' Campo Calabro. Si tratta di una ditta di catering, stireria e tintoria. (Agi)


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