'Ndrangheta: Calabria Dia confisca beni a presunto capocosca Gallicianò
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REGGIO CALABRIA, 13 NOVEMBRE- Confiscati beni per mezzo milione di euro a un presunto capocosca della 'ndrangheta nel Reggino, il 72enne Giuseppe Nucera, attualmente in carcere e ritenuto il capo del "locale" di Galliciano', frazione di Condofuri. La Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha eseguito il provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale reggino, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica e del Direttore della stessa Dia.
La confisca, che conferma il sequestro dei beni disposto nel febbraio del 2017, riguarda tre appartamenti, altre due unita' immobiliari non ultimate e un garage, oltre ad alcune disponibilita' finanziarie. Indagini condotte sul patrimonio di Nucera. Indagini che, secondo la Dia di Reggio Calabria, hanno consentito di accertare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati, risultati di provenienza illecita.
Nucera nel 2001 era stato condannato dalla Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria per associazione per delinquere di stampo mafioso perche' ritenuto organico alla cosca facente capo a Giuseppe Caridi, federata con la cosca "Libri" di Reggio Calabria. Nucera, soprannominato "zio Pino", e' stato ritenuto, nello specifico, la persona preposta alla riscossione di tangenti.