'Ndrangheta: Bombardieri, amministratori favorirono il clan. Procuratore Reggio Calabria, l'attività di Pittelli a tutto tondo
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'Ndrangheta: Bombardieri, amministratori favorirono il clan. Procuratore Reggio Calabria,l'attività di Pittelli a tutto tondo
REGGIO CALABRIA, 19 OTT - "L'indagine ha consentito di rilevare un'interramento di rifiuti ferrosi che hanno inquinato una vasta area collocata vicino all'azienda dell'indagato Rocco Delfino. Stiamo parlando di una cosa gravissima: rifiuti ferrosi mescolati con la terra".
A dirlo dichiarato il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri durante la conferenza stampa per illustrare i dettagli dell'inchiesta "Mala pigna" alla quale ha partecipato anche il generale Antonio Pietro Marzo, comandante dei carabinieri forestali. "Attraverso le perizie di parte che venivano concordate - ha aggiunto Bombardieri - si voleva far passare quell'inquinamento quasi irrilevante". Il magistrato ha confermato che la figura centrale dell'inchiesta è Rocco Delfino:
"È emersa la sua statura criminale e i suoi collegamenti quale referente della cosca Piromalli. Si relazionava con altre cosche o con quelle della fascia Ionica. Questa è un'indagine importantissima che è stata svolta con professionalità dal Nipaaf dei carabinieri di Reggio Calabria. È stata un'indagine blindata per tre anni partita da un procedimento su un traffico illecito di rifiuti.
Da lì abbiamo ricostruito lo spaccato criminale della Piana di Gioia Tauro dove gli indagati gestivano una società già confiscata con la compiacenza e asservimento degli amministratori giudiziari a cui era stata affidata. Amministratori che hanno consentito agli indagati non solo di dirigere l'attività ma addirittura di ottenere in contanti una serie di prelievi che venivano fatti in banca sui conti della società confiscata e versati sui conti degli stessi indagati. Si parla, nel giro di un anno e mezzo di circa 700 mila euro.
Evidentemente lo spessore criminale di questi soggetti peraltro con rapporti con alcuni esponenti deviati delle forze di polizia gli ha consentito di andare avanti. Quello che è stato accertato è il ruolo di numerosi professionisti che si sono prestati a svolgere attività illecite in favore dei soggetti rappresentanti la cosca Piromalli".
"Oltre alla mafia militare - ha affermato il procuratore aggiunto Gaetano Paci - c'è tutto un mondo di professionisti, di soggetti pronti a rispondere agli ordini di Delfino e ai suoi desiderata. Emerge in modo sconsolato l'atteggiamento di totale asservimento di questi professionisti indagati".
Per quanto riguarda il coinvolgimento dell'avvocato Giancarlo Pittelli, arrestato per concorso esterno con la cosca Piromalli, Bombardieri ha ricordato l'intercettazione in cui l'ex senatore di Forza Italia rivolgendosi ai Delfino ha detto: "Io adesso mi devo occupare di voi". "L'attività di Pittelli - ha aggiunto - è a tutto tondo perché accanto a questa condotta ci sono tutta una serie di condotte finalizzate a consentire la prosecuzione del traffico dei rifiuti".