'Ndrangheta: arresti, tabaccaio fu ucciso per no a boss
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REGGIO CALABRIA, 14 GEN - La polizia, con l'operazione "Giù la testa" che ha portato a 4 arresti, ha individuato mandante ed esecutore dell'omicidio di Bruno Ielo, il tabaccaio ucciso con un colpo di pistola alla testa il 25 maggio 2017. Il commerciante 66enne, per l'accusa, fu ucciso su mandato di un esponente della 'ndrangheta in modo plateale con una pistola abbandonata accanto al cadavere, perché non si era voluto piegare al diktat della cosca di chiudere la tabaccheria facendo concorrenza a quella del mandante dell'omicidio, elemento di spicco della famiglia Tegano.
Ielo fu ucciso la sera del 25 maggio con un colpo sparato da distanza ravvicinata mentre rientrava a casa con lo scooter sulla strada Nazionale per Catona, quartiere di Reggio. Gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria, coordinati dalla Dda, hanno fatto luce sul delitto commesso per strada e con modalità plateali. Il delitto, secondo gli investigatori della Squadra mobile, "con la sua efferatezza e connotazione simbolica, doveva riaffermare di fronte a tutta la comunità la perdurante operatività della cosca, pronta a reprimere chiunque osasse metterne in discussione la sua potenza criminale e il dominio sul territorio".