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Bergamo, 14 settembre 2012 Era sfuggito all'operazione 'Nduja', del 2005 contro la ''ndrangheta lombarda", ma alla fine i carabinieri sono riusciti ad arrestarlo. I militari della stazione di Villa d'Alme', in provincia di Bergamo, hanno messo le manette a Zeno Longhi, 54 anni. L'uomo, bergamasco residente a Treviolo, pluri-pregiudicato, era latitante dal settembre 2005 e ricercato per estorsione, esercizio abusivo di agenzia di lavoro e per una pena residua di 2 mesi e 20 giorni per associazione di tipo mafioso.[MORE] In questi anni si era rifugiato in Paraguay, ma i carabinieri sono riusciti a stanarlo a Paladina, sempre nel Bergamasco, durante una delle occasionali vistite alla madre. I provvedimenti erano scaturiti dall'operazione condotta nel 2005 dai carabinieri del Ros di Brescia che vide coinvolta una cinquantina di persone per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico di droga, realizzazione di illeciti profitti attraverso l'intermediazione abusiva di manodopera (caporalato), avvalendosi della forza di intimidazione.
L'associazione era gravitante nel contesto della 'ndrangheta calabrese. Il gruppo operava in Val Calepio, nella Bassa bergamasca e nel Bresciano. Il latitante era riuscito ad evitare la cattura rifugiandosi in Paraguay dove si era rifatto una vita. Ogni tanto, si e' scoperto, tornava a Paladina per far visita all'anziana madre (nella cui abitazione il suo legale aveva chiesto di fargli scontare il residuo della detenzione anche a seguito dei benefici dell'indulto).