Ndrangheta, arrestato a Genova il super latitante Garcea
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GENOVA, 22 DICEMBRE - I carabinieri di Genova hanno arrestato ieri il latitante Onofrio Garcea, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione per delinquere finalizzata all'usura e latitante da luglio. Garcea e' considerato un esponente di spicco della 'ndrangheta a Genova. Secondo quanto si e' appreso e' stato arrestato mentre faceva shopping a Pegli, sotto casa, in vista del Natale.[MORE]
L’INDAGINE - E' stato un carabiniere di quartiere, mentre prestava servizio nelle vie di Pegli a riconoscere Garcea, il super latitante 60enne di Pizzo Calabro che era riuscito nel luglio scorso a sfuggire all'arresto organizzato dai carabinieri del Ros, coordinati dal pm Alberto Lari, in esecuzione di un'ordinanza che lo aveva colpito insieme a Giuseppe Abbisso, siciliano di 50 anni. I due prestavano soldi a tasso di usura ai commercianti della zona di Sestri Ponente utilizzando metodi mafiosi per ottenerne la restituzione, applicando tassi di interesse del 240 per cento.
Dopo la fuga Garcea era letteralmente 'sparito' nel nulla. Il 3 novembre scorso, a Genova e Savona, i militari del Ros hanno sequestrato a Onofrio Garcea a titolo preventivo ai fini della confisca beni per un valore di 250mila euro. Nello specifico i militari avevano messo i sigilli a una finanziaria di cui Garcea era titolare a Cornigliano, a un'altra finanziaria a Cairo Montenotte, in provincia di Savona, a una società finanziaria con sede legale a Cornigliano, a due auto, tra cui una Maserati Gto, a un bar a Sestri Ponente e bloccato vari conti correnti.
Per Garcea dopo la fuga era stata diffusa una nota di ricerca internazionale. Si cercavano sue tracce in particolare in Argentina e in Canada dove secondo i recenti risultati dell'indagine 'Crimine' condotta dalle procure di Milano e Reggio Calabria, sono presenti potenti e ben radicate ramificazioni della 'ndrangheta.
Dopo l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare, era emerso che Onofrio Garcea faceva parte della cerchia di conoscenze di Domenico 'Mimmo' Gangemi e Domenico Belcastro, i due presunti affiliati delle potenti cosche di Rosarno (Oppedisano) e Siderno (Commisso) che furono arrestati a Genova nel maggio scorso in esecuzione della maxiordinanza dei tribunali di Milano e Reggio che porto' in carcere in tutto il Paese 300 presunti affiliati alla 'ndrangheta infliggendo un duro colpo all'organizzazione criminale calabrese.