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ROMA, 15 NOVEMBRE - “E' una delle squadre più importanti a livello internazionale, da quando alleno gli azzurri è la sfida più significativa”. Parole e musica di Cesare Prandelli, ct azzurro alla vigilia di Italia-Uruguay. La squadra, tra gli altri, dei “napoletani” Gargano e Cavani è reduce da annate esaltanti: dopo anni di anonimato, si è rilanciata a livello internazionale grazie ad una grossissima fioritura di campioni, arrivando ai piedi del podio nell’ultimo Mondiale sudafricano e trionfando poi, la scorsa estate, nella Coppa America argentina.[MORE]
Prandelli, quindi, parla a ragion veduta, anzi, a risultati veduti “Hanno tecnica e personalità, sono l'avversario più difficile che abbiamo incontrato finora”. Insomma, c’è rispetto per un’amichevole ed un avversario di cartello. Qualche mese dopo l’esibizione in terra tedesca, gli azzurri tornano a misurarsi contro un avversario di livello in una cornice d’eccezione come quella dell’Olimpico di Roma: l’ideale per avvicinarsi agli europei con la giusta carica e le giuste verifiche alle spalle.
La formazione è già fatta: si partirà con lo stesso modulo adottato in Polonia, con Montolivo trequartista dietro le punte Balotelli ed Osvaldo. L’idea di partenza del CT è capire cosa non sia funzionato nella prima parte della gara con la Polonia, perché “voglio che si riparta dalle cose che nell’ultima gara non abbiamo fatto bene. Voglio capire se quei primi 25 minuti in cui siamo stati in difficoltà sono dipesi dal fatto che giocavamo con due attaccanti diversi dal solito o se ora, senza Cassano e Rossi che tornavano molto ad aiutare i compagni, ci sono problemi strutturali”. L’idea è poi quella di ripercorrere lo stesso iter tattico di Breslavia, inserendo poi Pepe e tramutando il 4-3-1-2 iniziale in un 4-3-3 più spiccatamente offensivo. Oltre al già citato Osvaldo, che quindi esordirà come titolare davanti al suo pubblico dell’Olimpico, gli altri innesti saranno quelli di Maggio, che agirà sulla destra al posto di Abate, e del suo dirimpettaio Balzaretti, terzino sinistro in luogo di Criscito.
L’affascinante sfida con l’Uruguay torna dopo quasi dieci anni. L’ultimo precedente risale infatti all’aprile del 2002, un’amichevole a San Siro: la gara finì 1-1 e viene ancora oggi ricordata per il triste infortunio che privò il terzino Pessotto del successivo Mondiale in Giappone e Corea. Prima di quest’ultimo, altri sei incroci tra le due nazionali: due ufficiali (Mondiali 1970 e 1990, rispettivamente 0-0 e 2-0), uno ai Giochi Olimpici del 1928 (2-3 in favore della Celeste) e due amichevoli (1-0 azzurro nel 1980 e 1-1 nel 1989). Ultimo dato statistico riguarda lo Stadio: la Nazionale torna all’Olimpico cinque anni e spicci dopo l’ultimo precedente, datato 7 ottobre 2006. Allora, la Nazionale di Donadoni si impose per 2-0 sull’Ucraina nelle qualificazioni per Euro 2008, mandando a segno Oddo (su rigore) e Luca Toni.
Alfonso Fasano - Redazione Emilia Romagna