Naufragio a Lampedusa: tredici donne annegate, una dozzina i dispersi
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LAMPEDUSA, 8 OTTOBRE - Tredici i corpi recuperati quest’oggi nei pressi dell'isola di Lampedusa. Dopo l'affondamento di un barchino che trasportava forse cinquanta persone, ci sono ancora una dozzina di dispersi, ha detto la Guardia Costiera italiana. Le vittime trovate sono tutte donne, alcune incinte e, secondo alcuni testimoni, ci sono otto bambini e altre donne incinte tra i dispersi. Ventidue persone sono state salvate e trasportate nel porto di Lampedusa dalle motovedette della Guardia Costiera. Ma secondo alcuni superstiti, il bilancio potrebbe essere addirittura più tragico, le persone a bordo erano presumibilmente settanta.
"L'imbarcazione non era in condizioni di affrontare la traversata. Nessuno a bordo sembra avesse strumenti di soccorso individuali e in questi casi un salvagente ti salva la vita. Sono stati molto bravi gli equipaggi che sono intervenuti” - Ha dichiarato il procuratore aggiunto Salvatore Vella, giunto questa mattina sull'isola - “Se solo le persone a bordo avessero avuto un giubbotto o soltanto un salvagente sarebbero oggi vivi".
"Non possiamo morire così, dobbiamo identificare i settori [dei trafficanti] e incoraggiare le azioni per rendere più sicuro il Mediterraneo", ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello, dopo questa tragedia che arriva pochi giorni dopo la commemorazione della tragedia del 3 ottobre 2013. In quel giorno, una nave che trasportava circa 500 migranti clandestini africani è naufragata vicino all’isola di Lampedusa, provocando 366 vittime.
La catastrofe fece precipitare l'Italia nel lutto e scatenò l'avvio della vasta operazione di salvataggio militare ‘Mare Nostrum’, prima che una serie di altri naufragi spingesse l'Unione Europea e le ONG a inviare navi di soccorso. Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), circa 19.000 migranti sono morti o scomparsi nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l'Europa dal naufragio di Lampedusa, il 2016 rimane l'anno più oscuro con 5143 migranti dispersi. Dall'inizio del 2019, 1.041 migranti hanno perso la vita in mare.
L'europarlamentare del Pd, Pietro Bartolo la scorsa notte a Lampedusa ha asserito: “Il nostro governo intervenga subito per cancellare quei decreti scellerati, finché restano leggi del nostro Stato temo che nessuno di noi possa andare a letto con la coscienza in pace"- ed ancora -"Quella che leggiamo in queste ore da Lampedusa è la cronaca di una tragedia annunciata, in questo modo non si può più andare avanti. L'Europa inizia dal Mediterraneo e la prima terra europea di attracco è Lampedusa: questa non è un'opinione politica, è geografia. È impensabile che il Mediterraneo resti ancora privo di una missione di ricerca e soccorso in mare, mentre l'Europa sta a guardare".
L'OIM riferisce che 72.263 migranti sono entrati in Europa via mare dal 1 ° gennaio, il 14% in meno rispetto agli 84.345 che sono sbarcati nello stesso periodo dell'anno scorso.
Nel tentativo di fermare l'ecatombe nel Mediterraneo, diversi paesi europei (tra cui Italia, Francia, Germania e Malta) hanno recentemente sviluppato un meccanismo per la distribuzione automatica dei migranti, il cui obiettivo è anche quello di porre fine ai negoziati caso per caso per ogni operazione di salvataggio in mare, questo dispositivo sarà sottoposto all'approvazione di tutti i paesi dell'Unione europea in occasione di un Consiglio europeo dei ministri degli interni previsto per martedì a Lussemburgo.
Luigi Palumbo